Il capo della diplomazia francese invita l’Europa a essere più ferma contro le “minacce di ingerenza” di Elon Musk

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Se la Commissione europea non sarà in grado di farlo, Jean-Noël Barrot chiede che “restituisca agli Stati membri la capacità di proteggersi”.

Pubblicato il 01/08/2025 09:41

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Jean-Noël Barrot, Ministro degli Esteri, 8 gennaio 2025 su Inter. (FRANCEINTER/RADIO FRANCIA)

“Se la Commissione europea non sa come proteggerci da queste ingerenze o da queste minacce di ingerenze, allora deve restituire agli Stati membri, alla Francia, la capacità di proteggersi”lo ha dichiarato mercoledì 8 gennaio a France Inter il capo della diplomazia francese, Jean-Noël Barrot.

Sulla sua rete rispetto al laburista britannico Keir Starmer. Ha anche sostenuto il partito di estrema destra tedesco, l’AfD. “Quando partecipi a un governo o quando aspiri a parteciparvi, le tue opinioni hanno un valore un po’ speciale” ha sottolineato il ministro degli Esteri.

“O Elon Musk, quando interviene nel dibattito pubblico in alcuni dibattiti elettorali europei, lo fa per far parlare di sé ed è estremamente deplorevole, oppure lo fa assumendo nuove alleanze con partiti di estrema destra come l’AfD in Germania”.

Jean-Noël Barrot, Ministro degli Affari Esteri

su FranciaInter

In questo caso, “Il Partito Repubblicano Americano dovrebbe assumersi la responsabilità di collegare il proprio destino con quello di un partito che rappresenta tutto ciò per cui il Partito Repubblicano ha sempre lottato”, ha spiegato.

Lo ha detto il boss del Quai d’Orsay “non temere” dell’ingerenza di Elon Musk nei futuri processi elettorali francesi. Nel 2022, quando la Francia presiedeva l’Unione Europea, “abbiamo detto basta, che non si tratta di trasferire il dibattito pubblico in modo completamente deregolamentato sulle grandi piattaforme di social media di proprietà di miliardari americani o cinesi”ha detto.

“Ho chiesto più volte alla Commissione europea di assumere una titolarità molto più vigorosa di questi strumenti, che le abbiamo democraticamente concesso, per scoraggiare questo comportamento”, ha assicurato. All’interno dell’UE, la Commissione Europea svolge il ruolo di regolatore digitale, ai sensi del Regolamento sui servizi digitali (DSA), descritto dal miliardario americano proprietario della piattaforma X come uno strumento di censura. Nel dicembre 2023 è stata aperta un’indagine DSA, concentrata in particolare sull’amplificazione della disinformazione.

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