Nella Seine-et-Marne, una nuova unione dell’acqua servirà 33.000 residenti

Nella Seine-et-Marne, una nuova unione dell’acqua servirà 33.000 residenti
Nella Seine-et-Marne, una nuova unione dell’acqua servirà 33.000 residenti
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Par

Yoann Vallier

Pubblicato il

8 gennaio 2025 alle 6:00

I membri dell’Unione Intercomunale dell’Acqua e dei Servizi Igienico-sanitari di Nemours (Seine-et-Marne) e della sua regione si sono recentemente riuniti per l’ultimo Consiglio sindacale dell’anno e anche dell’unione.

Dal 1° gennaio 2026, infatti, secondo la legge NOTRe, che istituisce la Nuova Organizzazione Territoriale della Repubblica, è obbligatorio il trasferimento delle competenze “idriche” e “sanitarie” alle comunità dei comuni.

Anche, i 10 Comuni dell’attuale SIAEP si uniranno i comuni della SIAEP di Grez-sur-Loing/Montcourt-Fromonville, della SIAEP della Regione Buthiers e della SIAEP di Burcy-Fromont-Rumont.

Come ha chiarito il presidente Christian Peuot, “questa nuova unione si chiamerà SMEAPN (Syndicat Mixte Eau & Assainissements du Pays de Nemours) e servirà 33.000 abitanti. Tutte le attività e le passività della nostra attuale unione saranno trasferite all’unione comune più ampia. L’obiettivo è evitare la moltiplicazione dei piccoli sindacati, per concentrare le nostre azioni, per ridurre i costi operativi, per tutelare la preziosa risorsa idrica”.

4 milioni investiti in 4 anni

Christian Peuot ha poi fornito un bilancio molto esaustivo del lavoro svolto in questi anni, sia in termini di prevenzione, sicurezza, manutenzione delle tubazioni ma anche di comunicazione con i cittadini.

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È stato fatto molto lavoro sul lato tecnicofinanziario e contabile, grazie ai due agenti e tecnici dell’Unione, ma anche alla continua partecipazione degli eletti alle riunioni e alla reattività del delegato SAUR.

Notiamo principalmente che nel periodo 2020-2024, un milione di euro è stato speso per l’acqua potabile, la messa in sicurezza dei bacini idrici, la rete Darvault e Nemours, il rinnovo delle condutture dell’acqua potabile, ecc.) e quasi 3 milioni per i servizi igienico-sanitari, compresi il famoso parco fotovoltaico del depuratore Nemosia.

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