Signor Prefetto, durante la nostra intervista del 6 gennaio, le ho parlato direttamente delle conseguenze del disimpegno dello Stato sul Percorso di occupazione professionale (PEC) che ha un impatto su molti residenti della Riunione e associazioni che lavorano per l’integrazione professionale dei più vulnerabili. (Foto foto Sly/www.imazpress.com)
Infatti, il decreto prefettizio n. 2813 del 31 dicembre 2024 modifica significativamente le modalità di finanziamento dei PEC, in particolare riducendo il tasso di sostegno dello Stato dal 60% al 53% e la durata contrattuale da 11 a 10 mesi.
Questa decisione, senza consultare le parti interessate locali, getta molti residenti della Riunione in una situazione di precarietà duratura, in particolare per coloro che lavorano per mantenere gli spazi verdi e abbellire il nostro ambiente. Questo disimpegno dello Stato è tanto più incomprensibile in un momento in cui la Riunione sta vivendo un aumento dell’epidemia di Chikungunya con grandi necessità di manutenzione dei nostri burroni da parte delle comunità per evitare lo sviluppo dell’epidemia.
Questa lettera conferma la forte preoccupazione che regna tra i presidenti delle associazioni e i responsabili dei progetti di integrazione riguardo alle conseguenze di questo decreto. Mi auguro pertanto, in coerenza con le nostre discussioni, che questo decreto venga rivisto per preservare la coesione sociale nel nostro territorio e che lo Stato, tenendo conto dei vincoli di bilancio degli enti locali, possa mantenere al minimo, o addirittura aumentare, per il PEC, tasso di intervento superiore al 60% e durata del contratto di 1 mese.
Nell’interesse dei più vulnerabili che devono vivere con dignità, conto sulla sua comprensione di questa emergenza sociale e le chiedo di accettare, Signor Prefetto, i miei distinti saluti.
Forum aperto, Frédéric Maillot, PEC
Francia