È stata lanciata una nuova iniziativa “per le multinazionali responsabili” – rts.ch

È stata lanciata una nuova iniziativa “per le multinazionali responsabili” – rts.ch
È stata lanciata una nuova iniziativa “per le multinazionali responsabili” – rts.ch
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Martedì a Berna un comitato ha presentato un nuovo progetto di iniziativa per le multinazionali responsabili. Spera di raccogliere le 100.000 firme necessarie in un solo mese.

Nel novembre 2020 l’iniziativa popolare “Per multinazionali responsabili” è stata respinta di misura. È stata accettata dal 50,7% degli elettori, ma rifiutata dalla maggioranza dei Cantoni. Nel 2022 è entrata in vigore una controproposta che impone alle multinazionali di presentare un rapporto di sostenibilità oltre al tradizionale rapporto annuale.

Questo controprogetto, “introdotto in larga misura su richiesta delle associazioni di lobby multinazionali” è “rimasto senza effetto”, denuncia il comitato di iniziativa.

Il comitato, composto da rappresentanti “di un ampio spettro politico”, dell’economia e della società civile, denuncia numerose violazioni dei diritti umani e degli standard ambientali commesse da multinazionali con sede in Svizzera.

“Questo comportamento danneggia la reputazione della nostra economia e deve essere fermato”, afferma il consigliere nazionale Stefan Müller Altermatt (Centro/SO)

Il contesto europeo è cambiato

Durante la campagna per il voto del 2020, gli oppositori dell’iniziativa, tra cui l’allora ministro della Giustizia Karin Keller-Sutter, hanno affermato che la Svizzera non dovrebbe agire da sola, ma agire in coordinamento con l’Europa.

Da allora diversi paesi europei, come Germania e Norvegia, hanno legiferato sulla responsabilità delle multinazionali. L’Unione Europea ha adottato in primavera una direttiva sulla due diligence. In Svizzera, tuttavia, la discussione non procede, si rammarica il comitato d’iniziativa.

L’Europa ha legiferato e anche noi dobbiamo assumerci questa responsabilità

Claude Ruey, ex presidente del Partito Liberale e membro del comitato di iniziativa.

Per l’ex presidente del Partito liberale svizzero Claude Ruey, membro del comitato d’iniziativa, è necessario rilanciare oggi un’iniziativa simile, dato che la Svizzera si trova in una situazione “totalmente diversa”. “L’Europa ha deciso, attraverso una direttiva, di mettere in vigore la responsabilità d’impresa […] E quindi dobbiamo, come svizzeri, avere le stesse regole affinché ci sia una concorrenza leale tra le diverse aziende”, ha detto martedì alle 12:30.

Lancio di una nuova iniziativa per le multinazionali responsabili / 12:30 / 1 min. / ieri alle 12:35

Un quadro restrittivo

La nuova iniziativa prevede norme vincolanti per obbligare le multinazionali svizzere a rispettare i diritti umani e gli standard ambientali nelle loro attività commerciali e a ridurre le loro emissioni dannose per il clima.

Tali obblighi si ispirano agli standard e alle regole internazionali adottate dall’Unione Europea. Si applicano a multinazionali da 1000 dipendenti e 450 milioni di franchi di fatturato.

L’iniziativa prevede che le persone colpite da violazioni dei diritti umani debbano poter chiedere un risarcimento a un tribunale svizzero. Inoltre, devono poter essere effettuati controlli casuali per garantire il rispetto degli obblighi.

Il comitato precisa di aver fatto alcune concessioni agli oppositori della prima iniziativa del 2020. La responsabilità civile non si applicherà ai fornitori, contrariamente alla direttiva europea. Inoltre, la maggior parte delle PMI non è interessata dall’iniziativa.

>> Ascolta anche il dibattito tra Claude Ruey e Sidney Kamerzin nel Forum:

Nuova iniziativa popolare sulle multinazionali responsabili: dibattito tra Claude Ruey e Sidney Kamerzin / Forum / 10 min. / ieri alle 18:00

sono con ats

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