Lunedì le forze della gendarmeria reale sono riuscite a salvare un gruppo di migranti irregolari di origine nordafricana che stavano cercando di attraversare il confine verso l’isolotto di Persil (isola di Leila) situato al largo della costa marocchina. Ciò è avvenuto dopo che le autorità hanno ricevuto una richiesta di soccorso, a seguito della quale è stata inviata una motovedetta della Royal Maritime Gendarmerie per salvarli dal pericolo di annegamento.
Secondo le informazioni raccolte dal quotidiano spagnolo Il mondola commenda della guardia civile settembre ha ricevuto un’allerta alle 9:52, che indicava la presenza di migranti irregolari sugli scogli vicino all’isola di Leila. Tuttavia, le fonti hanno confermato che “non era riuscito a raggiungere l’isola stessa, soggetta ad una situazione giuridica che vieta qualsiasi presenza o passaggio, sia da parte delle autorità marocchine che spagnole, a causa della delicata situazione diplomatica che governa questa piccola enclave”.
Il mare intorno all’isola di Leila è sotto il controllo marocchino, il che obbliga il Gendarmeria Reale ottenere l’autorizzazione dalla Spagna prima di intervenire in quest’area. Ciò fa parte degli accordi di cooperazione bilaterale tra i due paesi per combattere l’immigrazione irregolare, che consentono alla Marina reale marocchina e alla Guardia civile spagnola di operare nelle acque territoriali dei due paesi per prevenire tentativi di passaggio illegale e proteggere vite umane.
L’isola, teatro di tensioni storiche tra Marocco e Spagna, ha vissuto una grave crisi diplomatica nel 2002, ai tempi dell’ex presidente del governo José María Aznar, un evento che avrebbe potuto degenerare in una crisi oltre il limite quadro diplomatico. Da allora, l’area è stata gestita da un accordo informale di cooperazione e coordinamento in caso di emergenza.
In conformità con l’accordo firmato dopo la crisi del 2002, Marocco e Spagna condividono la responsabilità di intervenire per salvare i migranti che cercano di raggiungere l’isola, invitandoli a lasciare l’area se mai ci riuscissero. , al fine di garantire la loro sicurezza e di rispettare lo statuto giuridico speciale dell’isola, che vieta qualsiasi dominio da parte di una delle due nazioni.
Tentativi di raggiungere l’isola di Leila non sono nuovi. La regione è stata teatro di incidenti simili, il più notevole dei quali è avvenuto nel giugno 2014, quando le forze marocchine hanno arrestato 13 migranti che erano riusciti a raggiungere l’isola. Nell’incidente di lunedì, otto migranti sono stati salvati dopo aver tentato di raggiungere quella che consideravano una zona sicura. Sono stati trasferiti sulle coste marocchine dopo essere stati recuperati in mare nei pressi della zona di Punta Leona.
Continuano i tentativi di nuotare verso le coste spagnole, in un contesto di crescente pressione sui presunti confini settembre et Melilladove, nei giorni scorsi, sono stati ritrovati sulle spiagge di due corpi di giovani migranti nordafricani settembreconfermando i gravi rischi che i migranti corrono nel tentativo di raggiungere l’El Dorado europeo.