La Francia continua la sua ascesa nel campo delle esportazioni di armi. Con più di 18 miliardi di euro di ordini registrati nel 2024, il Paese realizza la seconda migliore performance della sua storia, ha annunciato martedì il ministro delle Forze Armate, Sébastien Lecornu, durante una conferenza stampa a Parigi. “Quasi 10 miliardi riguardano piattaforme di punta come il Rafale e i sottomarini”, ha affermato il ministro.
Questa performance, sebbene notevole, rimane inferiore al record del 2022, quando le esportazioni raggiunsero i 27 miliardi di euro, spinte in particolare dalla vendita di 80 aerei Rafale agli Emirati Arabi Uniti per un contratto superiore a 16 miliardi di euro. Si tratta però di un forte aumento rispetto agli 8,2 miliardi registrati nel 2023, anno segnato da crescenti tensioni geopolitiche e da un aumento della spesa militare globale.
Il Rafale, un successo d’esportazione
La vendita degli aerei da combattimento Rafale continua a sostenere le esportazioni francesi di armi. Tra i contratti più importanti dell’anno, la Serbia ha acquisito 12 aerei alla fine di agosto, mentre l’Indonesia ha finalizzato un ordine totale per 42 aerei a gennaio, di cui 18 confermati quest’anno. “Il Rafale si sta ormai affermando come un velivolo di riferimento sulla scena internazionale”, commenta un analista del settore.
Non è da meno il settore navale. Il costruttore Naval Group ha formalizzato, il 30 settembre, la vendita di quattro sottomarini Barracuda ai Paesi Bassi. Sebbene l’importo esatto del contratto non sia stato rivelato, il segretario di Stato olandese alla Difesa Christophe van der Maat ha dichiarato a marzo che il progetto rappresentava un budget di circa 5,6 miliardi di euro.
2025, un anno promettente
“Il 2025 si preannuncia un anno eccellente, che inizia in modo promettente con la vendita di 14 elicotteri Caracal all’Iraq”, ha sottolineato Sébastien Lecornu. Il ministro spera che questa dinamica continui e che l’anno in corso possa stabilire un nuovo record. Ha citato anche i principali mezzi di difesa che potrebbero attrarre clienti stranieri: fregate da difesa e da intervento, sottomarini, radar, artiglieria, elicotteri, nonché sistemi antiaerei SAMP/T di nuova generazione.
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Al di là delle cifre, Sébastien Lecornu ha insistito sull’importanza strategica delle esportazioni di armi per la Francia. “L’esportazione delle nostre armi è vitale per lo sviluppo della nostra base industriale e tecnologica di difesa. Ciò è altrettanto importante per la nostra bilancia commerciale e per la creazione di posti di lavoro in tutta la Francia. Ma è anche una condizione della nostra sovranità”, ha insistito.