Trudeau esce di scena, le Prime Nazioni sfidano il suo successore

Trudeau esce di scena, le Prime Nazioni sfidano il suo successore
Trudeau esce di scena, le Prime Nazioni sfidano il suo successore
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Mentre il Paese inizia una transizione politica, ricordano i leader indigeni del Saskatchewan l’emergenza un chiaro impegno a Priorità delle Prime Nazioni.

IL Federazione del Saskatchewan delle nazioni aborigene sovrane FSIN descrive queste priorità come segue: Rispetto dei diritti inerenti e dei trattati, protezione dei bambini indigeni, trasferimento delle risorse naturali, sviluppo economico, istruzione, salute, conservazione delle lingue e delle culture indigene e miglioramento delle infrastrutture e degli alloggi.

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Justin Trudeau e il capo della Prima Nazione di Lac la Ronge Cree Tammy Cook-Searson (a destra) a La Ronge, Saskatchewan, nel settembre 2023. (Foto d’archivio)

Foto: stampa canadese/Heywood Yu

In un comunicato stampa pubblicato lunedì, il Federazione del Saskatchewan delle nazioni aborigene sovrane FSIN sottolinea le responsabilità del governo federale nei confronti degli aborigeni. Le dimissioni del primo ministro Trudeau rappresentano un momento cruciale per la nazionedichiara Federazione del Saskatchewan delle nazioni aborigene sovrane FSIN, che rappresenta 74 Prime Nazioni nel Saskatchewan.

Il Canada ha un obbligo fiduciario e un dovere nei confronti delle Prime Nazioni, indipendentemente da quale partito canadese formi il governo.

Una citazione da Estratto del comunicato stampa della FSIN

Valutazione contrastante per Justin Trudeau

Da quando è salito al potere nel 2015, Justin Trudeau ha posto la riconciliazione al centro del suo programma politico. I suoi impegni avevano suscitato grandi speranze tra le Prime Nazioni.

Sotto la sua guida furono compiuti numerosi notevoli progressi legislativi. La legge sulle lingue indigene (nuova finestra) e la legge sul rispetto dei bambini, dei giovani e delle famiglie delle Prime Nazioni, degli Inuit e dei Métis (nuova finestra) sono tra i principali successi.

La prima riconosceva il ruolo cruciale delle lingue indigene nell’identità e nella cultura, mentre la seconda sanciva il diritto delle comunità indigene a gestire la protezione dell’infanzia nei propri territori.

Nonostante questi progressi, il capo della Federazione del Saskatchewan delle nazioni aborigene sovrane FSINBobby Cameron, sottolinea che c’è ancora molta strada da fare.

IL Federazione del Saskatchewan delle nazioni aborigene sovrane FSIN ritiene che il prossimo Primo Ministro federale non dovrà solo proseguire i progressi compiuti, ma anche rafforzare le basi di un partenariato rispettoso e duraturo con le comunità indigene.

Il prossimo Primo Ministro non dovrà solo rispettare gli impegni presi, ma anche garantire che i cittadini delle Prime Nazioni siano seduti ai tavoli dove svolgano un ruolo integrale ed essenziale nella costruzione di un Canada miglioredice.

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Bobby Cameron, capo della Federazione delle nazioni indigene sovrane del Saskatchewan (FSIN). (Foto d’archivio)

Foto: La stampa canadese/Liam Richards

Per il Federazione del Saskatchewan delle nazioni aborigene sovrane FSINla riconciliazione non può limitarsi a dichiarazioni simboliche. La riconciliazione non è un’iniziativa una tantum. È un processo continuo che richiede trasparenza e azioni significative. L’attuazione e la protezione dei diritti inerenti e dei trattati rimane la nostra massima prioritàcontinua Bobby Cameron.

Lunedì Cindy Woodhouse Nepinak, capo dell’Assemblea delle Prime Nazioni (AFN), ha elogiato gli sforzi compiuti da Justin Trudeau da quando è salito al potere nel 2015, in particolare per quanto riguarda le questioni indigene.

Tuttavia, il leader indigeno ha anche espresso riserve sul ritmo dei progressi alcuni file chiave.

Tra le sue critiche c’è la mancanza di un chiaro impegno da parte del governo a rinegoziare una riforma duratura dei servizi per l’infanzia e i persistenti ritardi nell’adozione del disegno di legge C-61 sull’acqua potabile nelle Prime Nazioni.

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