Pubblicato il 7 gennaio 2025 alle 19:06
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Poco più di quattro anni dopo il suo lieve fallimento elettorale – la popolazione ha votato sì con il 50,7%, ma 17 cantoni su 26 si sono rifiutati – la Coalizione delle multinazionali responsabili è di nuovo all’opera. Martedì 7 gennaio ha lanciato una nuova iniziativa popolare, citando la necessità di rispettare le norme recentemente adottate nell’Unione Europea (UE), il suo principale partner commerciale. Non si tratta di accontentarsi delle disposizioni che recentemente hanno regnato in Svizzera, che impongono soltanto alle aziende di rendere conto delle loro attività.
Fedele alla sua forza comunicativa, il gruppo che comprende 90 organizzazioni non governative (ONG) ha delegato ad una conferenza stampa sette relatori, sei dei quali provengono da partiti politici borghesi. Un modo per dimostrare che il tema non è appannaggio della sinistra.
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