Bakel, 7 gen. (APS) – Sono stati fugati i timori legati alla proliferazione di malattie con potenziale epidemico in seguito alle inondazioni verificatesi tra settembre e ottobre, ha indicato il primario del distretto sanitario di Bakel (est), Goumba Lo, accogliendo i l’efficacia del piano di risposta sanitaria messo in atto fin dall’inizio nelle zone alluvionate.
“Sappiamo che se ci sono alluvioni ci aspettiamo davvero di avere casi di dermatosi, diarrea e soprattutto casi urgenti di malaria. Ma ciò che temevamo non è accaduto”, ha esultato il signor Lo in un’intervista all’APS.
Secondo lui, queste patologie non potrebbero emergere grazie al piano di risposta sanitaria messo in atto fin dall’inizio per prevenire, sensibilizzare e preparare la risposta nelle zone alluvionate.
“I pochi casi di malaria e dermatosi registrati si sono risolti grazie all’impiego tempestivo di farmaci e di zanzariere impregnate (…). Il nostro piano di risposta sanitaria ci ha permesso di intraprendere alcune azioni, soprattutto in relazione alla prevenzione e alla preparazione alla risposta”, ha dichiarato Goumba Lo.
Nei presidi sanitari di Golmy, Yaféra, Aroundou, Koughany, Ballou, località colpite dalle inondazioni, “sono stati messi in atto interventi fin dalle prime ore di concerto con le autorità per vigilare sulle popolazioni”, ha spiegato. lo fa sapere.
“Abbiamo effettuato raid sul campo e comunicazioni di massa. Nella configurazione del distretto sanitario, ci sono quelli che chiamiamo comitati di allerta e monitoraggio e comitati di allerta comunitaria che sono a livello di villaggio”, ha sottolineato.
In caso di eventi insoliti, questi comitati trasmetteranno le informazioni ai referenti comunitari, poi ai caposala prima di arrivare al distretto dove, dopo le analisi, verranno prese le misure appropriate, ha spiegato il medico.
Ha anche amplificato il contributo di altri settori come il servizio d’igiene, i vigili del fuoco e le forze di difesa e sicurezza (FDS) che hanno permesso di dare sollievo alle popolazioni.
“La risposta continua. Finora ci sono monitoraggi e valutazioni. Avevamo predisposto dei fogli di monitoraggio giornaliero e lasciato alcuni farmaci. Ogni giorno, gli operatori, a seconda dei pazienti che ricevono nei presidi sanitari, ci raccontano la situazione e noi facciamo la mappatura per vedere le origini”, ha spiegato Goumba Lo.
Il signor Lo ha inoltre indicato che sono state avanzate proposte all’autorità per la riabilitazione e la riparazione dei presidi sanitari colpiti.
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