Par
Editoriale Châteaubriant
Pubblicato il
7 gennaio 2025 alle 18:05
L’uomo che piange, anche singhiozza, si tiene la testa tra le mani, Giovedì 26 dicembre 2024 davanti al Tribunale penale di Saint-Nazaire (Loira Atlantica), non corrisponde a quanto descritto nelle tre ore di dibattiti della sua immediata comparizione per violenza contro la compagna.
In una situazione irregolare, viene incarcerato dopo molteplici atti di violenza contro la sua compagna
Arrivato in Francia nel 2019, proveniente dall’Azerbaigian attraverso la Lettonia, ha vissuto, senza permesso di soggiorno, con una donna ucraina, arrivata nel 2022. Hanno dato alla luce un ragazzino, 10 ottobre 2023.
Apparentemente, la vittima, 22 anniha sempre subito abusi, anche quando era incinta, ma non parlando praticamente francese, isolata, spaventata da lui e dai suoi genitori, non ha osato lamentarsi.
Dopo aver vissuto a Nantes (Loira Atlantica), sono stati ospitati in un centro di accoglienza per rifugiati ucraini a Blain (Loira Atlantica).
Domenica 22 dicembre 2024, tremante e piangente, si recò con il figlio di quattordici mesi a casa di un vicino, che la nascose.
Quando è arrivata la poliziail vicino ha spiegato loro che c’era tensione tra la coppia. L’inchiesta ha evidenziato violenze ripetute, ma soprattutto quella di questa vigilia di Natale:
“Dice che, ubriaco, l’hai colpita ripetutamente sulla nuca, minacciandola un coltello di ceramicache hai preso la sua carta di credito, prima di partire in macchina.” La presidente aggiunge di aver chiamato i suoceri: “ che gli ha detto che era tutta colpa sua».
Reddito confortevole?
Analizzando il funzionamento della coppia, è emerso che un’attività in proprio era intestata a Madame, che non ha mai lavorato e che si tratta di Monsieur, interdetto dal soggiorno e recentemente, sotto l’influenza di un OQTF (obbligo di lasciare il territorio francese , ha lavorato, direbbe: “da 3000 a 5000€ al mese”.
Nella scatola, il sospettato di 28 anninon ha esitato a dare del bugiardo al suo partner. Per lui, il 24 dicembre, ha bussato alla porta «perché non si apriva». Sì, ha spinto, precisando: “Non sapevo che spingere qualcuno,è stata un’infrazioneN “.
Se l’ha schiaffeggiata è stato perché fumava mentre era incinta. Questi sono gli unici due fatti riconosciuti.
Picchia la moglie incinta
Io Audrey Babin ho protestato: “Quest’uomo era violento dopo due o tre mesi. La mia cliente è stata strangolata con una cintura, è stata picchiata durante la gravidanza, trascinata per i piedi…”
La perizia medica ha rilevato anche tracce recenti, ma anche antiche. Ha detto che quando ha parlato di lasciarlo, lui ha minacciato di ucciderla.
Inoltresì, ha usato il suo nome, la sua carta di credito la esortò a sposarsi, per poter restare in Francia, mentre lui dichiarava il contrario.
La giovane donna si è accorta che l’atto di nascita del figlio era scomparso.
In lacrime, l’imputato si atteggiava a vittima e, promettendo che rinuncerà all’alcole che vuole riprendere la vita comune. Mentre dal canto suo la giovane madre chiede un braccialetto antiriconciliazione.
“Ha un problema con l’alcol”
Non convince minimamente il pubblico ministero: «Vuole farci credere che la giovane non sarebbe niente senza lui che lavora e guadagna stipendi enormi». Per il magistrato questa è violenza regolare ben ancorato, con il culmine domenica 22 dicembre 2024.
Quando aggiunge: “Ha un problema con l’alcol”, l’imputato scuote la testa. Lei non credere nemmeno per un secondo alle sue spiegazioni : “Alcune tracce sono dovute al fatto che si brucia mentre cucina, altre sono dovute al fatto che stanno giocando a un gioco di wrestling…”
Denis Lambert, provami spiegare le differenze nelle leggi e nei costumitra comunità. Ma soprattutto sottolinea il fatto che “quest’uomo è “l’unico a lavorare e che la sua incarcerazione priverebbe la famiglia di ogni risorsa”.
Spiega che ritrova se stesso “nel disagio sul piano delle prove“, in ragione del fatto che “nessuno ha assistito alle violenze citate”.
Ai suoi occhi “la coppia acconsentìsicchè una porta il suo nome e l’altra la sua opera.
Il tribunale praticamente segue le richieste: dodici mesi di cui otto con sospensione probatoria (sei con sospensione probatoria richiesta), obblighi di cura per i suoidipendenza da alcoldivieto di qualsiasi contatto con la vittima, revoca della potestà genitoriale.
La rivoltella, che aveva dichiarato vinta ad una fiera, e il coltello, restano sequestrati e gli è vietato detenere un’arma. lGli interessi civili della vittima saranno discussi il 24 aprile 2025.
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