quali sono i sintomi della nuova variante rilevata per la prima volta in Francia?

quali sono i sintomi della nuova variante rilevata per la prima volta in Francia?
quali sono i sintomi della nuova variante rilevata per la prima volta in Francia?
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Lunedì in Francia è stata rilevata per la prima volta la nuova variante del virus MPOX. Le autorità sanitarie indicano tuttavia che “non c’è motivo di preoccuparsi”.

Lunedì 6 gennaio in Francia è stata diagnosticata una persona portatrice della sottovariante clade 1b del virus del morbo. Si tratta della prima volta sul territorio francese, mentre la stragrande maggioranza dei casi si trova nel continente africano.

Il Ministero del Lavoro e della Salute è stato informato di “un primo caso umano di MPOX clade 1b sul territorio nazionale, in Bretagna. Le misure di gestione raccomandate sono state messe in atto”, precisa il comunicato stampa del Ministero della Salute. Salute.

Guarigione tra le due e le quattro settimane

Le autorità sanitarie sottolineano che “non c’è bisogno di preoccuparsi” per la presenza di questo virus. Il ministro responsabile della Sanità Yannick Neuder ha indicato che il paziente infetto è un “caso sporadico”. Assistita dall’ospedale universitario di Rennes, “non presenta sintomi, non versa in condizioni gravi”, ha dichiarato il ministro.

Il vaiolo è una malattia virale che si diffonde dagli animali all’uomo, ma si trasmette anche attraverso il contatto fisico ravvicinato con una persona infetta dal virus.

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Per quanto riguarda i sintomi, la Sanità Pubblica francese precisa martedì che “l’infezione da Mpox può provocare un’eruzione vescicolare, composta da vescicole piene di liquido che progrediscono verso l’essiccamento, la formazione di croste che poi lasciano cicatrici”. La principale differenza con la variante che causerà l’epidemia nel 2022 sembra legata soprattutto all’aumento della trasmissione e della pericolosità.

“Questa eruzione cutanea può essere accompagnata da febbre, mal di testa, dolori muscolari e astenia. I linfonodi possono essere gonfi e dolorosi, sotto la mascella, nel collo o nell’inguine”, scrive SPF .

“Può verificarsi prurito. Le vesciche sono più concentrate sul viso, nella zona anogenitale, sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi», prosegue l’Azienda sanitaria.

Secondo loro, “la guarigione avviene in 2-4 settimane”, ma sono possibili complicazioni. Il virus può provocare “problemi digestivi”, “un’importante eruzione cutanea”, “complicanze neurologiche”, addirittura “forme gravi ai polmoni”.

La popolazione più a rischio sono i bambini, le donne incinte e le persone immunocompromesse. “Il tasso di mortalità (mortalità) rimane nel complesso molto basso”, spiega l’agenzia sanitaria.

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