Nell’atrio dell’ufficio del deputato Hervé de Lépinau, a Carpentras, si trova un grande ritratto di Jean-Marie Le Pen. Va detto che la famiglia Le Pen ha un legame politico particolare con la capitale della Contea.
Martedì 7 gennaio 2025, Hervé de Lépinau, commosso, ha raccontato i suoi ricordi: “Un giorno ho ricevuto una chiamata al mio studio legale. È stato Jean-Marie Le Pen a chiedermi se volevo diventare il vice di Marion Maréchal. All’inizio pensavo fosse uno scherzo.“
Omaggio a un “personaggio segnato”
Se i tre attivisti dovessero qualificare Jean-Marie Le Pen, sceglierebbero “visionario“. “Tutto ciò che aveva previsto per 40 anni sta accadendo proprio ora nel nostro Paese: insicurezza, sovraindebitamento, immigrazione, potere d’acquisto, sovranità.“, elenca Thierry d’Aigremont, leader della RN nel dipartimento.
Quest’ultimo conosceva Jean-Marie Le Pen al di là della sfera politica: “È venuto più volte a cena a casa dei miei genitori. Era un vero chef, ma era anche molto accessibile agli attivisti, amichevole e molto colto.“, ritrae. E un bon vivant.
Catherine Rimbert ricorderà sempre”questa festa di famiglia“organizzato per celebrare con la sua sorte un anno di mandato di Marion Maréchal”Canzoni di mare bretoni che Jean-Marie Le Pen conosceva a memoria (ride).“
“Se noi (il partito) siamo qui oggi, è grazie a lui. Era un combattente della resistenza contro un sistema. È un personaggio sorprendente, che ci piaccia o no.“, conclude Hervé de Lépinau.
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