Lo stesso giorno, la redazione di Grenoble di Delfinato liberato si riunisce davanti alla sede dell’agenzia, avenue Alsace-Lorraine. Stéphane Echinard, allora direttore dell’agenzia a Grenoble (a destra nella foto), ricorda: «La sera dell’attentato a Charlie Hebdo, ci siamo riuniti tra la gente di Grenoble, in rue Félix-Poulat, dopo un appello lanciato sui social network da Non ricordo chi. È stato un momento spontaneo, non abbiamo avuto nemmeno la forza di piangere, è stata emozione, rabbia e stupore mescolati e condivisi. Ma questa foto è del giorno successivo, 8 gennaio 2015. Era un giorno di lutto nazionale. A mezzogiorno tutto doveva fermarsi, la Francia doveva rispettare un minuto di silenzio. Ma poiché inoltre è stata attaccata la libertà di espressione e la nostra professione, a mezzogiorno, invece di restare dietro le nostre scrivanie della redazione, siamo scesi in strada, avenue Alsace-Lorraine a Grenoble, con il nostro “Je suis Charlie ” fotocopiato su fogli A4. E infatti in strada, in quel momento, davanti a noi, a destra, a sinistra, tutto si è fermato. È stato impressionante. I nostri volti esprimono chiaramente “il giorno dopo”, la scossa di assestamento, la sbornia, quel momento in cui inizi a realizzare, prima di ripiombare nell’incubo: il giorno dopo, era l’attacco dell’Hyper Hide… » Archivio fotografico Le DL / Christophe Agostinis
Francia