Dal 1È A dicembre il Canton Berna ha rafforzato le misure volte a proteggere la fauna selvatica dai disturbi nelle zone di protezione. L’obiettivo è garantire che gli animali vengano disturbati il meno possibile dalle attività ricreative, sportive e turistiche nei periodi particolarmente sensibili, ovvero tra febbraio e l’arrivo dell’estate. Particolarmente preoccupati sono gli appassionati delle ciaspolate e delle escursioni sugli sci che attraversano tranquille aree faunistiche.
Dalle raccomandazioni alle norme vincolanti
Nel Giura bernese sono state individuate diverse zone di protezione (consultabili sul geoportale del Canton Berna). Possiamo citare la parte meridionale dello Chasseral, del Mont-Sujet, di Boveresses o anche dello stagno di La Noz.
Aree che sono quindi soggette alle nuove regole. Tra questi il divieto di lasciare sentieri e sentieri segnalati e l’obbligo di tenere i cani al guinzaglio. “Finora nelle zone erano espressamente previste solo restrizioni alla caccia per proteggere gli animali selvatici”, spiega l’Ufficio per l’Agricoltura e la Natura (OAN).
Per il resto sono state impartite semplici raccomandazioni (come quella di non abbandonare i sentieri). Tuttavia, l’esperienza ha dimostrato che “non sono stati sufficientemente rispettati per proteggere efficacemente la fauna selvatica”, continua l’OAN. Da qui la decisione di fornire una base giuridicamente più vincolante per queste misure.
Questi sono stati definiti per ciascuna zona. Spetta a tutti informarsi sulle regole. Le guardie naturali potranno effettuare controlli, avverte l’OAN.
svizzero