A prima vista, nulla indica che sia stato in questo banale edificio al numero 10 della discretissima rue Nicolas-Appert, a Parigi (11° arrondissement), che è avvenuto il sanguinoso attacco perpetrato contro Charlie Hebdo il 7 gennaio. 2015. Ma sulla facciata dell’ex sede del giornale satirico, un rettangolo di cartone circondato da alcuni pezzi di nastro adesivo nasconde una piccola parte del muro.
Sotto, una targa ricorda l’attentato terroristico compiuto dieci anni prima. Presente dal 2016 per commemorare l’attacco alla libertà di espressione, è stata protetta nei giorni scorsi per evitare eventuali danni prima della cerimonia di tributo prevista per questo martedì. La prova che, nonostante la mossa di Charlie, i luoghi rimangono associati ai media e minacciati da coloro che li combattono.
Tuttavia, da marzo 2016, i locali hanno accolto nuovi inquilini. L’Agenzia Immobiliare della Città di Parigi (RIVP), proprietaria di questo business hotel, non ha voluto che l’antica sede del giornale si trasformasse in un luogo della memoria. Non più dei sopravvissuti del settimanale, che volevano anche che gli spazi tornassero a vivere.
Lavori di ristrutturazione ed “emozione entrando nei locali”
Dopo la rimozione dei sigilli nel giugno 2015, il locatore ha intrapreso dei lavori di ristrutturazione. I fori dei proiettili sono stati tappati, i muri ridipinti di bianco, i tramezzi abbattuti per trasformare gli ex uffici di 280 mq in un open space., affittato all’epoca a 4.500 euro mensili.
Disperatamente vuoti da più di un anno, questi locali situati al secondo piano hanno finalmente trovato un acquirente: il gruppo SOS, specializzato nell’economia sociale e solidale, ne ha preso possesso nel marzo 2016. “Abbiamo avuto un’emozione quando siamo entrati nei locali, è confidò allora il presidente Jean-Marc Borello a Le Parisien. Ma era il desiderio della squadra e la vita deve continuare. »
Tenuto segreto il nuovo indirizzo del giornale satirico
Dopo la sua partenza nel novembre 2019, altre due società hanno successivamente occupato questi locali carichi di ricordi dolorosi. Oggi, al 10, rue Nicolas-Appert ospita la scuola di formazione degli agenti di polizia municipale.
Nonostante la partenza della redazione di Charlie Hebdo, nel 2020 il 10 di rue Nicolas-Appert è stato nuovamente attaccato. Un aggressore armato di elicottero voleva attaccare il giornale senza sapere che la squadra si era mossa. Abbastanza per convincere i giornalisti di Charlie Hebdo a continuare a lavorare con discrezione. Ospitata per un periodo nei locali del quotidiano Libération dopo l’attentato, la redazione si è trasferita in una nuova sede ipersicura a Parigi nel settembre 2015, ma il cui indirizzo preciso rimane segreto.