Saint-Louis, 6 gen. (APS) – L’Accademia diplomatica africana (ADA) sta lavorando per tenere maggiormente conto della causa haitiana, ha rivelato il suo presidente fondatore, Benoît Ngom.
“Questo paese [Haïti] composto essenzialmente da discendenti afro viene abbandonato dagli americani e dagli europei”, ha lamentato Ngom.
In un’intervista telefonica con l’APS, Benoît Ngom ritiene che gli africani non dovrebbero avere lo stesso atteggiamento nei confronti di questo paese caraibico.
“È con questo spirito che l’ADA intende agire, in collaborazione con università americane, europee e africane, organizzando una serie di azioni che permetteranno di sensibilizzare gli africani alla causa haitiana, al fine di consentire la prima Repubblica Nera per riconquistare il suo posto nel concerto delle nazioni africane”, ha affermato.
All’indomani della celebrazione del 221° anniversario dell’indipendenza di questo Paese, ha sottolineato il suo desiderio di “sensibilizzare gli africani sulla sorte di Haiti”, la cui popolazione di origine africana “ha fondato la prima Repubblica nera. Il che dovrebbe essere visto come motivo di orgoglio per gli africani”.
Al contrario, la causa degli haitiani li lascia generalmente indifferenti, deplora Benoît Ngom.
Anche se lo scorso dicembre ha segnato la fine del decennio dei discendenti afro decretato dalle Nazioni Unite nel 2014, nel continente non è stata notata alcuna azione importante a sostegno di questa iniziativa, si è rammaricato. .
Ha ricordato che “in seguito al devastante terremoto avvenuto il 12 gennaio 2010, il presidente Wade del Senegal ha deciso che il suo paese avrebbe offerto 500.000 dollari ad Haiti e avrebbe accolto 163 studenti di questo paese per continuare i loro studi a Dakar. »
Il Senegal, attraverso questo gesto generoso e nobile, ha riaffermato la solidità delle sue relazioni con Haiti, molti dei cui figli risiedono in Senegal dagli anni ’60 e hanno partecipato al suo sviluppo.
Tuttavia, secondo Ngom, “la questione del ritorno degli afrodiscendenti in Africa non è attuale”. “Dobbiamo riconoscere che la loro patria è il luogo in cui vivono”.
D’altra parte, ritiene che l’Africa debba affermare la propria responsabilità rispetto all’eredità della schiavitù votando all’unanimità la risoluzione che fa della diaspora africana la sesta regione del continente.
Haiti sta attraversando una crisi politica e istituzionale segnata dall’aumento del potere delle bande criminali dopo l’assassinio del suo presidente Jovenel Moïse nel 2021.
L’ADA, coalizione a favore dello sviluppo africano, riunisce personalità del mondo politico, economico e diplomatico.
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