Lo Stato acquisisce due tesori preistorici in Dordogna: il rifugio di Cro-Magnon

Lo Stato acquisisce due tesori preistorici in Dordogna: il rifugio di Cro-Magnon
Lo Stato acquisisce due tesori preistorici in Dordogna: il rifugio di Cro-Magnon
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Nel novembre 2024, lo Stato ha acquisito due siti preistorici eccezionali: il rifugio di Cro-Magnon e la grotta di Saint-Cirq, conosciuta anche come la “grotta dello stregone”. Questi monumenti storici, situati nel cuore della valle della Vézère, considerata la capitale dell’archeologia preistorica, entreranno presto a far parte dei siti gestiti dal Centro dei Monumenti Nazionali, garantendone la conservazione e la valorizzazione.

Iscritte nel patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1979, le “Grotte ornate e siti preistorici della valle della Vézère” testimoniano l’importanza storica e artistica di questi siti. Il rifugio di Cro-Magnon è famoso dal 1868, quando i primi fossili di Homo sapiens furono scoperti dall’archeologo Édouard Lartet.

Questi cinque individui, datati a partire dal Gravettiano (-28.000 anni fa), hanno dato origine al termine “Uomo di Cro-Magnon” che è stato utilizzato fino a tempi recenti per denominare questi primi esseri umani anatomicamente moderni: noi. Questi fossili sono diventati un importante riferimento per la ricerca sull’evoluzione e gli adattamenti umani. La Grotta dello Stregone, dal canto suo, rivela un aspetto affascinante dell’arte preistorica. Scoperta nel 1952 da Noël Brousse, questa piccola grotta decorata è nota per le sue incisioni di animali e figure umane, tra cui un’enigmatica sagoma soprannominata “lo stregone”.

La grotta di CroMagon nella Dordogna

© DRAC Nuova Aquitania

Con questa nuova acquisizione, il Ministero della Cultura rafforza la politica nazionale di tutela e promozione dei siti preistorici e in particolare delle grotte decorate. L’imminente riapertura al pubblico di questi luoghi emblematici offrirà un’opportunità unica per scoprire questo eccezionale patrimonio dell’umanità, garantendo al tempo stesso la sostenibilità di questo patrimonio unico per le generazioni future.

Accesso alla grotta di Saint-Cirq in Dordogna

© DRAC Nuova Aquitania

Francia

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