L’ex presidente del Raduno Nazionale sarà in visita sull’isola per qualche giorno.
Se, all’arrivo di Marine Le Pen nell’arcipelago di Mayottenon si è presentato alcun comitato di accoglienza, il capo dei deputati della RN non ha esitato a farlo fare qualche sfogo riguardante alcune decisioni prese dai suoi avversari politici nella ricostruzione di Mayotte.
Arrivo nell’arcipelago Domenica 5 gennaio per una visita di tre giorniappena scesa dall’aereo non ha mancato di esprimere la sua insoddisfazione per il piano del governo “Mayotte in piedi” : “Non va abbastanza lontano perché penso che manchi una componente importante, che è quella diplomatica, senza la quale molte delle cose promesse non verranno mantenute”.
Questo viaggio è anche l’occasione per Marine Le Pen di far capire alla gente di Mahor che lei li sostiene, soprattutto sul tema della l’immigrazioneche l’isola sta soffrendo frontalmente: “Senza risolvere il problema dell’immigrazione clandestina, non servirà nulla”, ha detto. Anche lei lo ha fatto ha promesso ai residenti di “modificare” il disegno di legge d’emergenza per l’isola, che dovrà essere presentato questo mercoledì al Consiglio dei ministri.
L’ex presidente del Raggruppamento Nazionale non ha esitato a definirsi “portavoce” dei Mahorai, aggiungendo che se ha fatto il viaggio, è stato innanzitutto per “ascoltarli”.
“Emergenza assoluta”
Marine Le Pen si è recata lunedì 6 gennaio al centro ospedaliero di Mayotte (CHM) per vedere in quali condizioni lavorano gli operatori sanitari e per comprendere meglio la portata del disastro all’interno della struttura. Di fronte alle numerose perdite d’acqua, alla chiusura del reparto maternità e al lavoro senza aria condizionata, il politico dichiara che si tratta di “un’emergenza assoluta”, mentre definisce “eroico” il personale ospedaliero, di fronte “all’emergenza urgente”, riferiscono i nostri colleghi di Mayotte 1.
Ha anche promesso ai Mahorai che sarà costruito un nuovo ospedale: “La realtà è che abbiamo bisogno di un nuovo ospedale. Ogni volta mettiamo le strutture una sopra l’altra. In effetti, sembra una casa Lego.”
“È scandaloso”
Nel corso di questa visita, Marine Le Pen ha visitato anche la città di Handréma, definita il “muro del ciclone”. Al microfono dei colleghi della BFM 2, una residente ha espresso la sua rabbia per le assenze dei politici nella sua città e non ha esitato a sottolineare lo sforzo della deputata della RN che, da parte sua, è venuta: “Trovo scandaloso che Marine Le Pen doveva venire a Mayotte perché Handréma esistesse. Dal 14 dicembre siamo stati dimenticati, nemmeno dai media, né locali né nazionali. La città è ancora senza acqua né elettricità da quando il ciclone Chido ha colpito. Il residente ha anche chiesto “ai funzionari eletti di controllare che ci sia gente qui”.
Marine Le Pen continua la sua visita nell’arcipelago ancora per qualche giorno, sperando di poter realizzare qualcosa sull’isola.