Lavorava in una segheria
L’imputato, che viaggiava a bordo di un veicolo appartenente alla segheria dove lavora, è già stato condannato per accertamenti simili, gli ultimi per atti di maggio 2021 e dicembre 2021. Si tratta di recidivo, il che aumenta la pena. Egli ha ammesso in udienza che, dopo i fatti attualmente al vaglio, si è sottoposto ad altri due esami in stato di ebbrezza per i quali tornerà presto in tribunale.
In primo grado è stato condannato a 3.200 euro di multa, quattro mesi di squalifica e l’obbligo di ripetere i quattro esami. Con il suo avvocato Laurent Michel, ha chiesto al tribunale una proroga della confisca, perché il suo lavoro gli impone di viaggiare.
Il presidente Nazé lo ha rimproverato: “La tua dipendenza è tanto più grave perché svolgi una professione pericolosa. Non solo ti esponi a un serio rischio guidando sotto l’influenza, ma mettendoti al volante mentre sei sotto l’effetto di tali dosi, metti a rischio gli altri utenti della strada. Sei incosciente.”
Nel suo ragionamento, la Corte rileva in particolare che “per incoraggiare i suoi sforzi e inquadrare il suo emendamento, un quarto della multa e la perdita del diritto di guidare beneficeranno di una sospensione probatoria di tre anni. Dovrà astenersi dal consumo di qualsiasi forma di stupefacenti e produrre certificati trimestrali per dimostrarlo. Dovrà anche iniziare un follow-up medico-psicologico per cercare di curare la sua dipendenza.