“Una manovra della lobby di lingua tedesca”
“La manovra non nasconde il desiderio della lobby germanofona, la maggioranza in seno al Consiglio comunale, di imporre il riconoscimento del tedesco come seconda lingua ufficiale della città”, nota il CRPF, per il quale il progetto ha subito un duro colpo Basta con il fallimento della Grande Friburgo. L’associazione, però, resta in guardia.
D’ora in poi, l’esecutivo “non contesta lo status attuale del francese come unica lingua ufficiale del suo comune ma, invocando la sua storia, la sua posizione geografica e il suo status di capitale di un cantone bilingue, ritiene che possa benissimo fornire un logo in due lingue”, scrive il CRPF.
Lei osserva che il dibattito avviene in un momento in cui la “tanto attesa” legge cantonale sulle lingue sarà presto messa in consultazione. Il testo dovrebbe definire la lingua ufficiale di ciascun comune, le condizioni alle quali può avvenire un cambiamento di status linguistico e la procedura da seguire.
L’esecutivo si difende
Il Consiglio Comunale, dal canto suo, difende la sua posizione. Al di là del suo status di capitale di un cantone con un quarto di lingua tedesca, si dice “convinto che il bilinguismo sia una ricchezza da coltivare”, secondo le dichiarazioni recentemente riportate su La Liberté dal fiduciario Thierry Steiert, anche lui bilingue .
L’esecutivo “è quindi particolarmente sensibile all’uso congiunto delle due lingue cantonali nella sua comunicazione”, spiega l’eletto. È stato anche sollecitato dal Consiglio Generale a modificare l’identità visiva. Un postulato, votato con 55 voti favorevoli, 1 contrario e 4 astensioni nel 2022, gli chiedeva di rendere bilingue questo logo.
Nel 2013, quando il Consiglio Comunale ha presentato una nuova versione grafica, anch’essa esclusivamente in francese, il legislatore si è opposto e ha chiesto quasi all’unanimità un logo bilingue. L’attuale progetto di cambiamento richiedeva l’inclusione di 50.000 franchi nel budget 2025 della Città.
Bilinguismo pragmatico
Ufficialmente francofono, il comune applica quotidianamente il “bilinguismo pragmatico”, traducendo i suoi documenti ufficiali e assicurando che il suo giornale municipale del 1700 sia scritto in francese e tedesco. E questo nonostante la percentuale di persone di lingua tedesca sia diminuita drasticamente negli ultimi 30 anni.
Alla fine del 2023, l’85,15% della popolazione stabilita e residente a Friburgo desiderava ricevere la propria corrispondenza in francese, mentre il 14,85% aveva optato per il tedesco. Resta il fatto che “la città si trova al confine delle lingue sin dalla sua fondazione”, sostiene Thierry Steiert. Ricordiamo che conta circa 38.000 abitanti.