residenti sotto choc

Appena pochi secondi per reagire e sfuggire alla morte. Di fronte al veicolo che viaggiava a tutta velocità, tutti i festaioli di Bourbon Street non hanno avuto il tempo di mettersi in salvo. Poco più di 24 ore dopo l’attacco, abbiamo notato che all’ingresso della strada c’era effettivamente una barriera rimovibile. Le autorità hanno confermato che non funzionava e doveva essere sostituito. In un’immagine girata poco prima dell’aggressione, si vede il sospettato aggirare facilmente l’auto della polizia che dovrebbe bloccare la strada. Sale sul marciapiede, poi accelera per investire i passanti. Il che non ha sorpreso Josh Gusanders, che vive nel quartiere: “Con la mia famiglia, ad ogni sfilata del Mardi Gras, ci diciamo che la sicurezza non è davvero soddisfacente”.

Da mercoledì 1 gennaio l’America ha scoperto i volti di coloro che hanno perso la vita nell’attentato. La maggior parte di loro aveva vent’anni. Ieri sera, la città solitamente tra le più festose del paese sembrava improvvisamente molto calma. Alcuni bar hanno ancora scelto di restare aperti.
E nella culla del jazz, i musicisti suonavano come terapia. “Che la città sia così silenziosa a causa della morte è doloroso Quindi la musica aiuta a calmarti”spiega Chantz Powell, musicista di New Orleans.

“Mentre la zona dell’attentato resta transennata, tra poche ore a New Orleans si svolgerà una grande partita di calcio con decine di migliaia di spettatori. Un primo test di sicurezza per le autorità, ma anche un momento di raccoglimento con a omaggio previsto in memoria delle vittime dell’attentato”indica Franck Genauzeau, inviato speciale sul posto.

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