I lavori di costruzione della futura seconda linea del tram e della linea degli autobus in alta quota si prenderanno una pausa durante le vacanze alla fine del 2024. Saranno completati per la maggior parte prima dell'estate. In questo periodo è in corso una consultazione per dare un nome alle stazioni che scandiranno questi due percorsi. Siamo tra due fasi.
Tre workshop hanno riunito una quarantina di residenti (scelti tra un centinaio di candidati) di diverse età, sesso, quartieri, di Brest e di altri comuni della metropoli, quest'autunno 2024. Saranno 23 le stazioni, contando entrambe le linee, ma solo 16 sono aperti alla discussione. “Gli altri sette sono protetti per i nostri partner”, indica Yohann Nédélec, vicepresidente di Brest Métropole responsabile dei viaggi. “Il Centro ospedaliero universitario (CHU), l'Università della Bretagna Occidentale (UBO), la SNCF, la Regione Bretagna… sceglieranno il nome” della stazione vicina alla loro infrastruttura.
“Libertà”, necessariamente?
Per i sedici da coprire sono state proposte di volta in volta più soluzioni. Un comitato di selezione ha appena ratificato, a fine dicembre 2024, due o tre nomi per stazione, quelli che hanno ottenuto più cuori dalla giuria dei residenti. Perché sì, sono stati invitati a posare dei cuoricini. Il voto dei grandi cittadini avverrà nel 2025, a partire dalla fine di febbraio o dall'inizio di marzo, online su jeparticipe.brest.fr.
Per Place de la Liberté, appare subito ovvio che questo nome ben identificato di Brestois debba essere utilizzato per la stazione della seconda linea. “Ma dobbiamo pensare alle persone che vengono a Brest, non sono di qui, non conoscono Place de la Liberté”, osserva Yohann Nédélec. Così sono stati proposti anche “Hôtel de ville” (chiaramente in questo spirito), ma anche “Georges Lombard” (un ex sindaco emblematico), “Les Glacis” (il luogo un tempo si chiamava così) o “Victor Eusen” ». , ex sindaco di Saint-Pierre dove una lunga via porta il suo nome.
Una stazione del “treno delle patate”? »
Sul Boulevard Léon-Blum c'erano tra i nomi proposti per il pannello “Il treno delle patate”, per ricordare il passaggio di questo vecchio treno a vocazione più o meno agricola, “Kerinou Vian”, un'antica fattoria, “Bonne Nouvelle”, dal nome una scuola del XIX secolo, “Blum Centre” o “Kertatupage”, dal nome della località vicino a Kerichen. Dieci sono state le proposte per la Place des FFI a Lambé, otto per l'avenue Clemenceau… Saranno quindi due o tre per ogni stazione o fermata, sottoposte al voto degli abitanti di Brest.
Anche il parcheggio silo all’angolo tra rue Duquesne e avenue Clemenceau avrà un nome. Per quanto riguarda il nuovo ponte, parallelo al ponte Robert-Schuman, si utilizzerà forse la stessa procedura, anche se il sindaco, François Cuillandre, aveva espresso “un'idea personale” lo scorso giugno: Francis Le Blé, uno dei suoi predecessori, per quello la sua memoria resta legata ad un luogo importante, una volta demolito lo stadio di calcio per essere sostituito da quello di Froutven.