Il fenomeno del “regifting”, ovvero del re-gifting di un regalo ricevuto, sta guadagnando popolarità, soprattutto dopo le festività di fine anno. Jules, residente a Tolone, non ha esitato a restituire un regalo ricevuto il 24 dicembre per offrirlo il giorno successivo. Un aneddoto rivelatore di questa pratica a volte tabù. Testimonianze e riflessioni su un trend in crescita.
Un gesto premuroso o opportunistico?
Jules, 32 anni, racconta la sua esperienza: “A Capodanno ho ricevuto un set di cura per gli uomini. Ho apprezzato l'intenzione, ma sapevo che non l'avrei usata. Il giorno dopo ero a cena con gli amici e mi mancava l'ispirazione per un regalo. Allora mi sono detto: perché non regalarlo a qualcuno che ne faccia buon uso? »
Questo gesto, talvolta percepito come opportunistico, è visto da Jules come una soluzione pratica e duratura. “Era un regalo nuovo, nella sua confezione, e sapevo che sarebbe stato popolare. Evita gli sprechi e rende felice qualcun altro. »
Una pratica sempre più diffusa
Secondo un recente sondaggio, quasi il 20% dei francesi ha già fatto nuovamente un regalo che non gli è piaciuto o che considera superfluo. Le motivazioni sono varie: evitare il disordine, limitare gli sprechi o anche risparmiare sull'acquisto di un nuovo regalo.
Marie, un'amica di Jules, capisce il suo gesto: “Io stessa ho spesso dei duplicati, come candele o cioccolatini. Se so che potrebbe piacere a qualcun altro, non esito. Dopotutto, la cosa principale è l'intenzione. »
I rischi del “regifting”
Tuttavia, questa pratica non è priva di rischi. Fare un regalo a qualcuno che potrebbe scoprirne l'origine originale può creare situazioni imbarazzanti. “Fortunatamente la scatola che ho offerto non era personalizzata, quindi nessuno ha fatto il collegamento”, spiega Jules.
Per evitare imbarazzi, è consigliabile pensarci bene prima di fare nuovamente un regalo e assicurarsi che corrisponda ai gusti della persona interessata.