Un messaggio toccante sui social network, condiviso migliaia di volte, una forte mobilitazione davanti al tribunale di Narbonne, questa mattina di lunedì 23 dicembre, e finalmente la liberazione per la famiglia di Thomas, che potrà piangere.
Erano quasi 300, davanti al tribunale, sotto la pioggerellina narbonese, pochi giorni prima di Natale. Il giorno prima, Bernard Magdalou, padre di Thomas, 26 anni, falciato dieci giorni fa sulla tangenziale ovest di Narbonne, aveva scritto un messaggio toccante su Facebook, chiedendo la restituzione del corpo di suo figlio.
“Vogliamo che la sua famiglia e i suoi amici ci diano il benvenuto a Thomas”, ha detto, chiedendo una mobilitazione alle 10 di questo lunedì. Con il ritratto del figlio tra le mani, i genitori e i familiari più stretti di Thomas Magdalou sono stati ricevuti da Eric Camous, pubblico ministero di Narbonne.
Emozione e applausi
Fuori c'erano molti amici, familiari e conoscenti di Thomas a sostegno. “Non c'è Natale senza Tommaso”, “Ridateci nostro fratello”, si leggeva sui cartelli branditi davanti alla scalinata del tribunale.
Dopo 45 minuti nell'ufficio del pubblico ministero, i cari di Thomas se ne sono andati sollevati. “Lo recupereremo oggi.”ha annunciato singhiozzando Bernard, il padre della vittima. Al loro ritorno in piazza, i vicini di Tommaso non hanno potuto contenere l'emozione di fronte al sostegno evidente della numerosa assemblea.
Un'assemblea che ha gioito e applaudito all'annuncio del ritrovamento della salma, per una famiglia che potrà iniziare a piangere, dieci giorni dopo l'incidente.