Ispirata alla filosofia di Jub Jubbal Jubbanti, questa strategia è strutturata attorno a tre principi essenziali: “Jub”, che significa “giusto”, “Jubbal”, che implica “aggiustare” o “rendere giusto”, e “Jubbanti”, sinonimo di ” rettificare”. Questi concetti riflettono l’ambizione di costruire una governance economica equa, correggere gli squilibri strutturali e adeguare le priorità nazionali in base alle esigenze economiche e sociali.
La gestione del bilancio si basa su entrate previste a 4.794,64 miliardi di FCFA e su una spesa pubblica stimata a 6.395,08 miliardi di FCFA, con l'obiettivo di ridurre gradualmente il deficit di bilancio al 3% del PIL entro il 2027. Questo approccio riflette il desiderio di rompere con i precedenti squilibri di bilancio stabilendo gestione pubblica rigorosa e trasparente. L’ampliamento della base imponibile, combinato con la modernizzazione dell’amministrazione fiscale e la digitalizzazione dei servizi pubblici, mira ad aumentare la mobilitazione delle risorse nazionali e a rafforzare la sovranità economica del Paese.
Gli stanziamenti di bilancio riflettono scelte strategiche guidate da priorità economiche e sociali fondamentali. L’istruzione e la formazione professionale beneficiano di una dotazione di 1.377 miliardi di FCFA, che segna l’ambizione di aumentare il tasso di iscrizione scolastica al 100% entro il 2029. Gli investimenti mirati riguardano la modernizzazione delle infrastrutture scolastiche, la formazione degli insegnanti e lo sviluppo di settori tecnici adeguati alle esigenze le esigenze del mercato del lavoro. Questo stanziamento mira a creare una generazione qualificata, in grado di sostenere la trasformazione industriale del Senegal.
Nel settore della salute e della protezione sociale, sono stanziati 1.885 miliardi di FCFA per rafforzare la copertura sanitaria universale e migliorare le infrastrutture sanitarie. L’obiettivo principale è garantire un accesso equo a servizi sanitari di qualità per l’80% della popolazione entro il 2029. Questi fondi contribuiranno a costruire nuovi ospedali, modernizzare i centri sanitari esistenti e reclutare personale medico qualificato.
L’agricoltura, la pesca e l’allevamento, pilastri della sicurezza alimentare e dell’economia nazionale, ricevono 1.070 miliardi di FCFA. Questo budget sostiene la meccanizzazione agricola, la modernizzazione delle infrastrutture di irrigazione e lo sviluppo delle catene del valore agroindustriali. L’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza alimentare e garantire una maggiore resilienza di fronte alle crisi climatiche. Vengono forniti sussidi mirati per sostenere i piccoli agricoltori e promuovere l’agricoltura sostenibile.
Le infrastrutture e l’energia costituiscono un asse centrale dello sviluppo economico. La modernizzazione e la ristrutturazione di SENELEC in una holding, lo sviluppo di centri industriali competitivi e l'integrazione delle energie rinnovabili mirano a ridurre i costi di produzione e garantire un approvvigionamento energetico stabile. Questi investimenti devono trasformare le infrastrutture obsolete e posizionare il Senegal come un polo industriale regionale competitivo.
Anche l’aspetto sicurezza e difesa beneficia di importanti investimenti. Il governo prevede di rafforzare le capacità operative delle forze di sicurezza interna e di difesa nazionale attraverso l’acquisizione di nuove attrezzature e lo sviluppo di infrastrutture di sicurezza. Vengono stanziati fondi per la sicurezza informatica, la sorveglianza marittima e la protezione delle frontiere per garantire la stabilità del Paese e la sicurezza degli investimenti esteri.
La governance pubblica costituisce un altro pilastro fondamentale, con particolare attenzione al decentramento, alla trasparenza di bilancio e alla lotta alla corruzione. Gli investimenti mirano a modernizzare la gestione amministrativa attraverso la digitalizzazione e la semplificazione delle procedure pubbliche. L'obiettivo è migliorare l'accesso dei cittadini ai servizi essenziali rafforzando al tempo stesso la responsabilità delle istituzioni pubbliche.
Sul piano economico, l’integrazione regionale occupa un posto strategico. Il Senegal prevede di rafforzare le proprie esportazioni al 30% del PIL, partecipando attivamente all’Area di libero scambio continentale africana (AfCFTA). Questo approccio mira a diversificare i mercati di esportazione e a ridurre la dipendenza dalle importazioni. Lo sviluppo di corridoi logistici e piattaforme portuali supporta questa dinamica per posizionare il paese come un importante punto di accesso economico verso l’Africa occidentale.
Per finanziare questi progetti strutturanti, il Senegal sta adottando una strategia di gestione prudente del debito pubblico, fissato al 59,7% del PIL nel 2025. Meccanismi finanziari innovativi, come i “Diaspora Bonds” e i partenariati pubblico-privati (PPP), consentiranno diversificare le fonti di finanziamento e limitare il ricorso a costosi prestiti esterni. Questi meccanismi garantiscono una mobilitazione ottimale delle risorse nazionali e internazionali, riducendo al contempo la pressione sulle finanze pubbliche.
Infine, lo sfruttamento degli idrocarburi, potenziale motore di trasformazione economica, è oggetto di una rigorosa politica di gestione. Il governo prevede di massimizzare i benefici economici attraverso quadri contrattuali favorevoli e politiche industriali adeguate. Questi progetti devono stimolare la crescita a lungo termine, promuovere la creazione di posti di lavoro qualificati e rafforzare le capacità industriali locali.
Nel complesso, la Legge Finanziaria 2025 costituisce uno strumento strategico per l’attuazione della SND 2025-2029. Ogni stanziamento di bilancio riflette l’impegno a rendere la gestione pubblica più equa (Jub), ad adeguare le priorità economiche e sociali in base alle esigenze nazionali (Jubbal) e a correggere gli squilibri strutturali che ostacolano lo sviluppo (Jubbanti). Questo approccio integrato, basato su una rigorosa gestione del bilancio e profonde riforme economiche, posiziona il Senegal sulla strada verso uno sviluppo sostenibile, inclusivo e sovrano.
Il dottor Abdourahmane Ba
Ingegnere statistico, esperto in valutazione delle politiche pubbliche
Presidente del movimento Essor.