Non ha mancato molto, come al solito verrebbe da scrivere per i giocatori istriani in questa stagione. Un po' di malizia, gestione del tempo ed emozioni nel secondo tempo quando Gensoulen e i suoi avevano la palla sul +4 (14-11, 36esimo). Ma il risultato c'è: l'Istres resta retrocesso prima di tracciare un limite al campionato fino a febbraio. Il piano escogitato da Gilles Derot ha funzionato meravigliosamente nel primo tempo. Chiudete con un lucchetto il lato sinistro di Aix per contrastare la coppia di futuri nantesi Tarrafeta – Lagarde. Il PAUC ha poi perso molti palloni, Romain Mathias ha addirittura parato il 44% nell'intervallo. Quanto basta per permettere all'Istres di giocare la sua pallamano e il suo gioco in transizione con un prezioso Folques nello “scratch” e nel finale (9-4, 20° poi 11-9, 30°). Ma si diceva che Istres non sarebbe riuscita a raggiungere il successo tanto atteso prima delle vacanze. Silenzioso dal viaggio a Nîmes di metà ottobre, Tésorière e la sua squadra hanno perso gradualmente traccia dell'incontro sotto la guida di Eliott Desblancs. Un'entrata in gioco fragorosa del giovane centrocampista dell'Aix che logicamente pareggia in un intervallo sull'asse (16-16, 43esimo). “Bisognava mettere un po' di velocità, farli muovere perché erano solidi nello spazio centrale. Non avevamo dubbi. Sapevamo che sarebbe stata una partita molto competitiva, che si sarebbe giocata in campo negli ultimi secondi con i “colli…”.“
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