La Cina ha detto domenica che imporrà sanzioni a due organizzazioni canadesi e a circa 20 persone che sostengono uiguri e tibetani.
Pechino li accusa di interferire negli affari interni del Paese.
Due ONG Le società canadesi, l'Uighur Rights Defense Project (URAP) e il Comitato Canada-Tibet, così come 20 persone ad esso collegate, hanno i loro beni congelati e sono banditi dal territorio cinese, ha detto domenica il Ministero degli Affari Esteri cinese.
Mehmet Tohti, il direttore diUNZIONE ha reagito alla notizia domenica sul social network un distintivo d'onore e il catalizzatore più potente per ottenere di più
ha dichiarato.
La Cina critica regolarmente il Canada per aver interferito nella questione uigura, in particolare sollevando accuse di lavoro forzato nella provincia dello Xinjiang.
Una risposta alle sanzioni di Ottawa
Il 10 dicembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani, la ministra degli Affari esteri, Mélanie Joly, ha annunciato sanzioni contro otto alti funzionari cinesi, ex o attuali, coinvolti in gravi violazioni dei diritti umani nel Paese
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Il ministro degli Esteri, Mélanie Joly. (Foto d'archivio)
Foto: stampa canadese/Adrian Wyld
Il Canada è profondamente preoccupato dalle notizie secondo cui la Cina avrebbe detenuto arbitrariamente più di un milione di persone nello Xinjiang dal 2017, molte delle quali sono state trattenute in campi e sottoposte a violenza psicologica, fisica e sessuale.
si legge nel comunicato stampa di Ottawa diffuso per l'occasione.
Ha menzionato anche il caso delle violazioni contro i tibetani lavoro forzato, detenzione arbitraria e restrizioni alla libertà di religione
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