Mentre il Segretario di Stato per i senegalesi all'estero afferma di non essere stato informato della critica situazione a Mayotte, l'ADHA si fa avanti con prove schiaccianti attraverso il comunicato stampa riportato di seguito. L'organizzazione ha raccolto testimonianze che attestano che 400 senegalesi sono rimasti abbandonati dopo il passaggio del ciclone Chido, perdendo la casa e vivendo in estrema precarietà. Un professore senegalese, testimone diretto che ha parlato anche con Emmanuel Macron, conferma che nessun rappresentante ufficiale del Senegal si è fatto avanti.
“Reazione alle osservazioni del cosiddetto responsabile delle comunicazioni della Segreteria di Stato per i senegalesi all'estero sulla situazione dei senegalesi a Mayotte
Azione per i Diritti Umani e l'Amicizia (ADHA) desidera reagire alle dichiarazioni del responsabile delle comunicazioni della Segreteria di Stato per i senegalesi all'estero, pubblicate sul quotidiano EnQuête del 21 e 22 dicembre 2024 e sul sito www.enqueteplus.com . Ha affermato che le autorità senegalesi non sarebbero state informate della situazione dei senegalesi a Mayotte, colpiti dal passaggio del ciclone Chido.
1. Informazioni affidabili ottenute da ADHA
Nonostante le sue risorse limitate, l'ADHA ha raccolto testimonianze dirette che confermano che quasi 400 senegalesi a Mayotte stanno vivendo un grave disagio: perdita di alloggi, mancanza di assistenza ed estrema precarietà.
Infatti, l'ADHA segnala, ad esempio, la classe eccezionale della professoressa Serigne Khadimou Rassoul Thiam, senegalese residente a Mayotte, che può fornire informazioni precise e può essere contattata al numero + 262 639 65 34 55. Quest'ultima ha avuto uno scambio fisico con il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, il 18 dicembre all'ospedale di Mayotte. Conferma che nessun funzionario senegalese è entrato in contatto con i 400 senegalesi in allarmante pericolo.
2. Ruolo e compiti dello Stato senegalese
È un peccato che l’ADHA, un’organizzazione modesta, abbia avuto accesso a queste informazioni mentre un segretariato di stato dotato di risorse adeguate non è stato proattivo.
ADHA ricorda che:
- L'articolo 8 della Costituzione senegalese garantisce la tutela dei cittadini;
- La Convenzione di Vienna del 1963 impone alle rappresentanze diplomatiche di vigilare sui propri cittadini;
- Il Patto internazionale sui diritti civili e politici impegna gli Stati a prevenire e rispondere alle crisi che colpiscono i loro cittadini.
L'attesa di un rinvio ufficiale, in un contesto del genere, riflette una grave mancanza del dovere di vigilanza.
3. Richiedi una risposta immediata
L'ADHA esorta le autorità senegalesi ad avviare un approccio proattivo.
L'ADHA invita inoltre Sua Eccellenza il Presidente della Repubblica del Senegal ad esprimere compassione e solidarietà verso questi connazionali bisognosi.
«Massa»!”