Il fenomeno del salto con l'asta, che nelle ultime tre stagioni ha subito solo due sconfitte ed è rimasto imbattuto nel 2024, ha raccolto anche la sfida, questa più aneddotica, di affrontare lo specialista norvegese dei 400 metri ad ostacoli Karsten Warholm in una gara dei 100 metri, a Zurigo. Dove Duplantis ha dimostrato le sue qualità nello sprint (vincitore in 10.37) durante un evento organizzato dai loro sponsor comuni.
Quanto basta per affermare ulteriormente la popolarità del campione nato in Louisiana, uomo del suo tempo, spontaneo nella comunicazione e disponibile ai media, che è senza dubbio oggi l'atleta più conosciuto in tutto il mondo dai tempi di… Usain Bolt! In una parola, una benedizione per il primo sport olimpico.
Nafi, Bashir e Noor, i nostri alfieri
Una medaglia d'oro, una d'argento e una di bronzo: questo il bilancio dell'atletica belga ai Giochi Olimpici di Parigi dove il nostro Paese ha potuto contare su valori sicuri per rappresentarlo ai massimi livelli.
Nell'eptathlon Nafi Thiam era ancora una volta presente. Attesissimo dopo il successo della rivelazione nel 2016 a Rio e quello della conferma nel 2021 a Tokyo, l'atleta 30enne, che nel frattempo aveva riconquistato la corona europea a giugno a Roma, ha scritto una nuova pagina di storia Sport e atletica belga ai Giochi Olimpici conquistando il terzo titolo olimpico consecutivo grazie al terzo totale della sua carriera (6.880 punti). Una novità assoluta nella sua disciplina!
Per non spoilerare nulla, come in Italia due mesi prima, Nafi Thiam è stata accompagnata sul podio da Noor Vidts, la due volte campionessa del mondo indoor che, dopo essersi classificata quarta a Tokyo, questa volta ha vinto la medaglia olimpica tanto ambita.
Puntuale, infine, Bashir Abdi nonostante un inizio d'anno ostacolato da un infortunio. Come in Giappone, il giocatore del Gand è stato protagonista della maratona e, su un percorso estremamente impegnativo per l'organismo, ha tollerato solo l'unico etiope Tamirat Tola davanti a lui. Un secondo posto che Bashir Abdi ha conquistato, come al solito, con un grande sorriso!
Ci sono le staffette belghe 4x400m
Se si attende ancora la ciliegina sulla torta olimpica, le staffette belghe 4x400m hanno superato in modo straordinario un anno molto difficile, scandito da quattro grandi eventi.
Ai Campionati mondiali indoor di Glasgow, guidati da Alexander Doom, incoronato individualmente con sorpresa di tutti, i Tornados belgi hanno ottenuto per la prima volta una prestigiosa vittoria sugli Stati Uniti conservando il titolo mondiale.
Il sogno ad occhi aperti di Alexander Doom: “Quando guardo chi ho battuto, penso che potrò essere molto orgoglioso di me stesso”
È stata poi una medaglia di bronzo quella che le nostre staffette sono andate alle Bahamas, teatro delle qualificazioni olimpiche dove i belgi Cheetahs (4° in Scozia) e la staffetta mista, nonostante l'infortunio di Cynthia Bolingo, hanno assicurato la loro presenza anche a Parigi.
Un 19esimo podio per i Tornados belgi, medaglia di bronzo alle Bahamas, dove i Cheetahs belgi si qualificarono per i Giochi di Parigi!
Agli Europei di Roma la squadra maschile ha vinto per la quarta volta il titolo continentale all'aperto, mentre Doom ha conquistato l'oro nei 400 metri grazie ad un favoloso record belga (44.15).
Per quanto riguarda i Cheetahs, hanno vinto la prima medaglia della loro storia, il bronzo, finendo dietro a Olanda e Irlanda.
La medaglia della liberazione per i ghepardi belgi: “Ci darà la forza per il futuro”
Allo Stade de France, qualche indisponibilità è purtroppo costata cara alle nostre squadre, mal ripagate degli sforzi compiuti (4° posto per il misto e i Tornados con record nazionale, 7° posto per i Cheetahs)… Da ora in poi, è senza il aiuto di Kevin e Jonathan Borlée, giovani pensionati, che il Graal dovrà essere conquistato.