Perrin-Gilbert sottolinea le spese “superflue” della Métropole de Lyon

Perrin-Gilbert sottolinea le spese “superflue” della Métropole de Lyon
Perrin-Gilbert sottolinea le spese “superflue” della Métropole de Lyon
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Perrin-Gilbert sottolinea le spese “superflue” della Métropole de Lyon

Nathalie Perrin-Gilbert, ex assistente alla Cultura a Lione © Antoine Merlet

Nathalie Perrin-Gilbert ha additato il presidente della Metropolis di Lione, Bruno Bernard, per le sue spese “superflue” legate alla consulenza e alla comunicazione.

L'ultimo consiglio metropolitano dell'anno 2024 avrà segnato la fine (o una semplice pausa) del ritiro dell'ex deputata alla cultura della Città di Lione, Nathalie Perrin-Gilbert. Lunedì 16 dicembre è intervenuto l’eletto del gruppo “La Métropole en commun” per precisare le spese”superfluo“della Métropole de Lyon nell'aggiudicazione degli appalti pubblici,”in un momento in cui stiamo cercando di risparmiare denaro“.

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NPG vuole un riepilogo di tutti gli AMO firmati dal 2020

7,5 milioni di euro di contratti firmati quest'estate, nello stesso momento in cui avete chiesto ai vostri servizi di risparmiare“, ha lanciato NPG a Bruno Bernard, segnalando in particolare un contratto di 130.000 euro con un'impresa con sede nella regione parigina per la realizzazione di una rassegna stampa per l'ufficio del presidente del Metropolis.

L’eletto ha anche menzionato un “servizio di comunicazione grafica“, per una spesa di 3,5 milioni di euro, oltre ad uno studio”posizionamento e marketing“, versare 400 000 €. “Sono sorpreso di vedere che la tua azienda ha bisogno di una speciale rassegna stampa. È davvero questa una priorità in tempi di crisi di bilancio?“, ha chiesto Nathalie Perrin-Gilbert.

E Bruno Bernard risponde ironicamente: “Sono molto contento della tua presenza e di aver frainteso le informazioni che ho letto sulla stampa riguardo al tuo ritiro fino al 2026“, invitando l'eletta a rivolgere le sue domande per iscritto, mentre anche Nathalie Perrin-Gilbert ha chiesto “la comunicazione di una sintesi di tutta l'assistenza alla gestione dei progetti (AMO) firmata dal 2020, prima del voto sul bilancio 2025 a marzo“.

Tre AMO firmati quest'estate hanno rappresentato un costo di 500.000 euro per la comunità. “È davvero ragionevole spendere mezzo milione di euro per sostenere il dibattito politico?“, ha chiesto l'eletto.

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