Politica municipale –
Yverdon sostiene un bilancio rosso criticato dalla destra
Sebbene i partiti di destra abbiano rinunciato a presentare emendamenti, il deficit annunciato di 9,5 milioni è stato oggetto di discussione per tre ore.
Pubblicato oggi alle 8:30
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Consiglieri comunali di destra arrabbiati e increduli contro i comuni di sinistra ritenuti troppo costosi, puntata 4. Dopo il 2022, 2023 e 2024, il Bilancio 2025 della città di Yverdon si tinge ancora una volta di rosso vivo. Nonostante una partecipazione alla coesione sociale rivista al ribasso di un milione in seguito ad una rivalutazione del Cantone, presenta un surplus di spese di 9,5 milioni di franchi, che lo rende il più deficitario della legislatura.
Non sorprende che la destra – sostenuta in particolare dai suoi quattro rappresentanti della Commissione Finanze che hanno presentato un rapporto di minoranza – abbia criticato una politica finanziaria che considera “irresponsabile e pericolosa”.
Ha rifiutato, come l'anno scorso, di presentare emendamenti. “Il deficit è così grande che il processo di bilancio deve essere riportato alla base e ripulito a tutti i livelli, cosa impossibile per un organo legislativo”, ha spiegato il partito in un comunicato stampa diffuso dopo la sessione.
Per tre ore sono state espresse gravi critiche, rivolte soprattutto contro l'ammontare dei sussidi concessi ai diversi attori culturali e contro il costante aumento di incarichi all'interno dell'amministrazione comunale. Per PLR Apolline Carrard, quest'ultimo sembra “illimitato” e rappresenta “oneri perenni che svuotano le finanze a lungo termine”.
Frecce fiammeggianti
Si è mosso anche il nuovo arrivato nell'organo deliberante, il liberale verde Gilles de Montmollin. «In termini finanziari, la crescita annuale degli equivalenti a tempo pieno è stata di circa il 7% dal 2021, mentre la popolazione della città è stabile dal 2018. Ho trent'anni di esperienza in materia di bilancio, sia nel privato che nello Stato di Vaud, e non ricordo di aver visto una crescita che si avvicini a queste cifre…”
“Come osi presentare nuovamente un bilancio così deficitario al nostro Consiglio? “Si prende gioco delle generazioni future che dovranno gestire il debito municipale”, ha criticato anche il suo presidente, Pierre-Henri Meystre.
Frecce infuocate che non hanno ancora scosso la maggioranza rosa-verde del Consiglio. Attraverso il capogruppo PS-POP Julien Wicki, la sinistra rileva che il debito comunale, aumentato di quasi 100 milioni durante la legislatura precedente, è rimasto “quasi stabile dal 2021”. Ma anche che Yverdon è “un bravo studente in termini di budget”, rispetto ad altre città. “In particolare Morges, anche se è guidata da persone serie, cioè da una maggioranza di destra, che annuncia un deficit di circa 11 milioni”, ha commentato con una punta di ironia.
Prima di convalidare (47 voti contrari, 31 astenuti) queste previsioni finanziarie per il 2025, la sinistra le ha addirittura appesantite. Ha così accolto diversi emendamenti non realmente sostenuti dall'Esecutivo: un “gesto forte” per il ruolo umanitario della Città e un passo verso la gratuità dei trasporti pubblici, in particolare.
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