Chiedono un incontro. I sindacati agricoli della FDSEA e della JA du Lot hanno inviato mercoledì una lettera a Christophe Proença, deputato del Lot eletto sotto la bandiera del Nupes. Mercoledì 4 dicembre il parlamentare ha votato a favore della mozione di censura volta a destituire il governo Barnier. Non solo questo non sfuggì all'attenzione dei contadini del Lot, ma non era nemmeno di loro gusto. “In un contesto di tale crisi, i governi che si sono succeduti hanno assunto forti impegni nei confronti del mondo agricolo, la cui attuazione è stata però messa in discussione dallo scioglimento dell'Assemblea nazionale il 9 giugno e, oggi, dall'adozione di una mozione di censura a cui lei era favorevole Senza bilancio, come mantenere tutte queste promesse Lontane dai giochi politici e dai pregiudizi, la JA e la FDSEA chiedono stabilità e visibilità per dare risposte concrete? la sensazione che i contatori rischino ancora una volta di essere azzerati e che alcune misure siano sparite con il governo”, spiegano i due sindacati in un comunicato.
Nella lettera indirizzata ai parlamentari, gli agricoltori esprimono anche le loro preoccupazioni riguardo agli “impegni” del ministro dell'Agricoltura, Annie Genevard, riguardo “indennizzi sanitari, misure di sostegno all'erario e, più in generale, la semplificazione della regolamentazione”. Infine, i rappresentanti sindacali chiedono al deputato, “con una certa serietà”, un incontro “per ascoltarla sulla sua scelta riguardo a questo voto e conoscere la sua visione del lavoro parlamentare da avviare o proseguire per permetterci di rispettare le promesse fatte al
agricoltori”.
Questo sabato, a Montamel, in occasione della Festa delle Rose del Partito Socialista, Christophe Proença ha confidato di “non avere rimorsi” per il suo voto a favore della mozione di censura. Questo mercoledì, il deputato ci conferma che è stato organizzato un incontro con la FDSEA e la JA du Lot che si terrà la prossima settimana. “Ho incontrato tutte le organizzazioni sindacali e in questo contesto ho proposto un colloquio a questi due sindacati. Spiegherò loro la mia posizione, non hanno nulla di cui preoccuparsi. Sono stato uno dei pochi deputati a parlare in Assemblea per difendere l'agricoltura, in particolare il settore della frutta secca, l'allevamento del bestiame e la viticoltura.