Il Marocco ostacola il tentativo di appropriazione illegale del suo patrimonio da parte dell’UNESCO da parte dell’Algeria

Il Marocco ostacola il tentativo di appropriazione illegale del suo patrimonio da parte dell’UNESCO da parte dell’Algeria
Il Marocco ostacola il tentativo di appropriazione illegale del suo patrimonio da parte dell’UNESCO da parte dell’Algeria
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Il Regno del Marocco è riuscito, mercoledì mattina, nella Repubblica del Paraguay, a contrastare un nuovo tentativo dell’Algeria di appropriarsi illegalmente del patrimonio immateriale marocchino.

Si tratterebbe, secondo una fonte ben informata, del tentativo dell’Algeria di introdurre l’immagine del tradizionale caftano marocchino in un dossier riguardante l’abbigliamento algerino. Ciò ha spinto l’ambasciatore del Marocco presso l’UNESCO, Samir Addahr, a presentare una protesta ufficiale.

Per la prima volta nella storia dell’UNESCO, il Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale ha accolto la protesta del Marocco e ha deciso di rimuovere l’immagine del caftano marocchino dal dossier algerino, a seguito di una protesta ufficiale della delegazione marocchina, che ha fornito solide prova.

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Infatti, il Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, in coordinamento con la Delegazione Permanente del Marocco presso l’UNESCO, ha raccolto dati sul caftano marocchino e ottenuto informazioni sull’immagine utilizzata e sulla sua origine marocchina.

Va notato che il Ministero della Cultura ha lavorato per ridurre l’appropriazione illegale del patrimonio da parte dell’Algeria, sia attraverso l’UNESCO che attraverso l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) a Ginevra, o creando l’etichetta “Marocco” come meccanismo nazionale per la tutela del patrimonio immateriale.

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Il Marocco partecipa ai lavori del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, con una delegazione presieduta da Samir Addahr, Ambasciatore, rappresentante permanente del Marocco presso l’UNESCO, e Mustafa Jellouk, Direttore del patrimonio culturale presso il Ministero della Gioventù, della Cultura e comunicazione.

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