Le statistiche del tribunale di commercio di Nîmes relative all'apertura di procedure collettive nel Gard al 30 novembre 2024 sono state appena comunicate dal presidente del tribunale di commercio Jean-Marie Albouy.
Da segnalare un incremento delle procedure collettive del +8,91% rispetto al 2023 e del +2,93% rispetto al 2019 per 11 mesi (anno di riferimento prima della crisi).
L'importo del passivo all'apertura dei crediti non recuperati ammonta a oltre 101,5 milioni di euro, in aumento del +23,04% rispetto al 2023 per 11 mesi.
29 aziende colpite su 562 sono identificate come direttamente colpite dalla crisi tra il 1° gennaio e il 30 novembre 2024.
Un'analisi interna del rapporto alle pagine 8 e 9 evidenzia il peso delle VSE di cui 519 aziende, pari al 92% del totale, impiegano meno di 5 dipendenti.
94 aziende non comparabili (16,7%) hanno un forte impatto sull'apertura del passivo e sui dipendenti (perquisizioni infruttuose del commissario alla giustizia, aziende scomparse).
253 imprese giovani (meno di 5 anni di esistenza quindi più vulnerabili) ovvero il 45% hanno un impatto significativo sull'apertura delle passività e dei dipendenti.
24 vecchie imprese con più di 30 anni di esistenza, ovvero il 4,2%, hanno un impatto specifico su passività e posti di lavoro.
79 imprenditori individuali (legge API) rappresentano il 14,06% nelle 562 procedure collettive e incidono su passività e dipendenti.
L'aumento delle passività iniziali indica un peggioramento delle difficoltà finanziarie del dipartimento.
Troviamo nella relazione di p9 la distribuzione e la gestione degli attivi in caso di default sugli attivi designati con l'evidenziazione delle soluzioni applicate per consentire una ripresa o un recupero dell'attività.
Il peso delle imprese non comparabili e dei singoli imprenditori richiede un rafforzamento dei meccanismi di monitoraggio e prevenzione.
Questi elementi evidenziano la necessità di azioni rafforzate per sostenere le piccole imprese, proteggere i beni e promuovere meccanismi di prevenzione e recupero.
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