La chiesa di San Giuseppe situata a un quartiere sensibile di Creil (60)è diventata teatro di ricorrenti tensioni tra i narcotrafficanti e la comunità parrocchiale. Secondo le informazioni rivelate da Valeurs Actuelles, i delinquenti locali, che controllano un punto vendita vicino, esercitano pressione crescente su preti, seminaristi e fedeli che frequentano le chiese.
Chierici e parrocchiani insicuri
I religiosi residenti presso il presbiterio riferiscono minacce, insulti e intimidazioni regolari. Uno di loro ha addirittura visto il suo veicolo subire un tentativo di incendio. Diverse denunce sono state inviate alla polizia, accompagnate da denunce ufficiali presentate dai sacerdoti alla diocesi di Beauvais.
Di fronte alla gravità dei fatti, i parrocchiani hanno allertato anche il municipio di Creil. Le forze dell'ordine, rinforzato dalla videosorveglianzastanno lavorando insieme per cercare di ristabilire l'ordine in questo settore.
Minacce di bruciare la chiesa
Questa domenica, 8 dicembre, la situazione ha varcato una nuova soglia. Sono stati segnalati disordini nei pressi della chiesa, minacciando sacerdoti e fedeli che chiedevano loro di abbandonare i locali. Avrebbero pronunciato minaccia di bruciare la chiesaaggiungendo che, secondo loro, “il carattere religioso del luogo non aveva alcuna importanza ai loro occhi poiché sono musulmani”.
Intervenuta sul posto, la polizia ha arrestato due individui incapace di fornire l'identificazione. Arrestato anche un terzo uomo, incappucciato e avvistato nei pressi del presbiterio.
Due persone condannate
Presentato in apparenza immediata, Ahmed B., 21 anniet Saidou K., 19 annisono stati condannati. Secondo Valeurs Actuelles, Ahmed B., già noto ai tribunali, ha ricevuto quattro mesi di carcere sotto braccialetto elettronicoaccompagnato da un divieto di soggiorno a Creil per tre anni. Saidou K., anche lui recidivo, è stato condannato a otto mesi di carcereai quali si aggiungono quattro mesi per la revoca della sospensione probatoria, con divieto di recarsi sul Plateau de Creil per tre anni.
Nonostante le condanne e gli sforzi congiunti della polizia, la situazione resta tesa attorno alla chiesa di Saint-Joseph. Tra pressioni quotidiane e atti intimidatori, la comunità parrocchiale vive in apprensione.
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