Perché i funzionari eletti hanno iniziato uno sciopero della fame?

Perché i funzionari eletti hanno iniziato uno sciopero della fame?
Perché i funzionari eletti hanno iniziato uno sciopero della fame?
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“Manifestazioni, ricorso in appello… Abbiamo provato di tutto, ma il dipartimento resta sordo alla miseria del nostro territorio e alle conseguenze irresponsabili della sua decisione”, spiega Christian Bussat, sindaco di Dieulefit, comune della Drôme. Da mercoledì ha iniziato uno sciopero della fame con altri funzionari eletti e residenti locali. Il motivo? Il dipartimento ha deciso di non finanziare più il progetto “territorio zero disoccupati di lunga durata”, sebbene sia stato convalidato nel 2022.

“Quasi ottanta persone avrebbero potuto ritrovare la strada per tornare al lavoro. Cosa diciamo loro? Che sia un errore di battitura? ! », il sindaco è indignato. La delibera, votata all'unanimità meno due voti a suo tempo, trasmessa al Ministero del Lavoro, contiene infatti un refuso: la CCDB (comunità di comuni Dieulefit-Bourdeaux), citata tre volte, appare una quarta volta sotto CCVD (comunità di comuni di Val-de-Drôme in Biovallée), nel testo. Occorre poi votare nuovamente in Consiglio questa deliberazione, che però non è all'ordine del giorno della prossima seduta.

Un “tradimento per i cittadini”

In effetti, il consiglio dipartimentale della Drôme, approfittando di questo errore, “ha ritirato il suo sostegno al progetto”, non desiderando più finanziarlo. La presidente Marie-Pierre Mouton motiva la sua decisione con “dubbi sulla fattibilità del progetto” e cita anche “motivi finanziari”, legati “ai recenti annunci del governo”.

“È un tradimento nei confronti dei cittadini privati ​​del lavoro da troppo tempo, che cominciavano a ritrovare la speranza”, assicura Christian Bussat in un comunicato stampa. Insieme a Philippe Berrard, sindaco di Montjoux, denunciano una decisione “irresponsabile” in questa zona dove il tasso di disoccupazione sfiora il 10%.

La nostra cartella di lavoro

“Ed è una cronometro che inizia. Senza il supporto del dipartimento il progetto non può essere autorizzato. Tuttavia, dalla fine di febbraio, lo Stato non autorizzerà più alcun nuovo progetto”, indica Magali Buisson, prima deputata di Dieulefit, sottolineando che eletti e cittadini lavorano su questo tema da più di quattro anni.

Si ricorda che questo progetto mira a ripristinare, attraverso l'azione locale, un'occupazione sostenibile per le persone che ne sono state private per lungo tempo attraverso attività utili alla regione.

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