l'essenziale
Il drammaturgo di successo Benoit Solès presenterà il 20 dicembre al teatro Georges-Leygues di Villeneuve-sur-Lot la sua nuova pièce “Le Secret des Secrets”.
Mentre “The Turing Machine”, opera teatrale per la quale ha ricevuto quattro premi Molière nel 2018, è ancora in viaggio in Vietnam, Benoit Solès sta per iniziare una nuova tournée. Quella di “Le Secret des Secrets”, spettacolo nato tre anni dopo “La maison du loup”, che aveva riscosso un grande successo al teatro Ducourneau. E una “sfida” per il drammaturgo di Agen, che sta scrivendo la sua prima produzione. “Per la prima volta guardo gli altri giocare. È una sensazione strana”, dice l’attore.
Uno spettacolo basato su una storia vera
Lo spettacolo, ambientato tra Londra e Mosca, racconta la storia di quattro giovani studenti alla ricerca della pietra filosofale negli archivi della British Library. Una ricerca alchemica al crocevia tra Il Codice Da Vinci e Harry Potter, ispirata a una storia vera. “Mi sono imbattuto in un articolo su Science & Vie che raccontava la storia di una giovane ricercatrice, Megan Piorko, che scoprì nel 2018 un taccuino appartenente all'alchimista John Dee. C'era un'altra scritta, quella di suo figlio Arthur Dee, che affermava di aver trovato la ricetta della pietra filosofale”, racconta il regista. Sedotto dalla storia, ha deciso di adattarla in un'opera teatrale dopo aver studiato l'argomento. “Ho avuto modo di incontrare Megan Piorko a Londra, che mi ha mostrato il taccuino in questione. Questa pietra, che cura le malattie e promette la vita eterna, ha interessato le persone fin dai tempi antichi. »
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Una trasmissione generazionale
Creato l'estate scorsa in occasione del off-festival di Avignone, “Le Secret des Secrets”, che propone una caccia al tesoro alle frontiere della scienza e delle arti occulte, inizia il suo tour a Parigi il 22 gennaio. Ma prima, gli Agenais presenteranno il suo spettacolo “a casa”, al teatro Georges-Leygues di Villeneuve-sur-Lot il 20 dicembre. Una data che, come al solito, ha un significato speciale per l'attore che ha esordito al fianco di Roger Louret quasi 30 anni fa.
Nel cast: Mathilde Moulinat, Montaine Fregeai, Axel Godard e Gabriel Gozlan, quattro astri nascenti del palcoscenico. “Volevo che recitassero giovani attori”, afferma Benoit Solès. Una sorta di “trasmissione generazionale”, come il pezzo, che ripercorre anche una ricerca spirituale. Un bel passaggio di testimone, che promette di trasportare gli spettatori in un nuovo spazio-tempo carico di enigmi con l'avvicinarsi delle vacanze di Natale.