Il settore taxi nel mirino del Viminale

Il settore taxi nel mirino del Viminale
Il settore taxi nel mirino del Viminale
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Niente più anarchia! Il ministro dell’Interno Abdelouafi Laftit ha appena inviato una circolare a Walis e ai governatori. Il suo oggetto? Una riforma profonda e immediata del settore taxi per riportare ordine e ridare fiducia in un settore strategico per i cittadini. Minato da pratiche definite “intollerabili e inaccettabili”, il settore necessita di una ristrutturazione per riconquistare credibilità, spiega la circolare.

In questo documento, Laftit sottolinea l’urgenza di regolamentare un settore alla deriva, segnato da abusi ricorrenti: prezzi imposti senza rispettare le tabelle ufficiali, condizioni di lavoro non rispettate, rifiuto del servizio… sono tutte pratiche illegali segnalate dal ministro. Quest’ultimo richiede l’istituzione di una disciplina rigorosa, in particolare attraverso l’esposizione obbligatoria dei prezzi e l’uso sistematico dei contatori, al fine di garantire equità e trasparenza.

La circolare chiede inoltre un’intensificazione dei controlli per prevenire eventuali derive dei prezzi e sanzionare pratiche illegali. Inoltre, il Ministero vuole reprimere i trasporti clandestini, che nuocciono all’organizzazione e all’equilibrio del settore. In quest’ottica si cercherà di integrare i servizi taxi in un quadro giuridico e operativo chiaro, sotto l’egida delle autorità regionali, secondo quanto previsto da un apposito decreto.

Allo stesso tempo, il Ministero istituirà programmi di formazione a beneficio degli autisti per rafforzare il loro impegno professionale e migliorare i loro servizi. Per quanto riguarda gli utenti, sarà loro offerto un sistema che faciliterà la presentazione di reclami e commenti. Un modo per rafforzare la reattività delle autorità competenti alle denunce dei cittadini.

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