Si tratta di una scuola che all'inizio dell'anno era stata al centro di diverse polemiche. Il Comune di Parigi ripristinerà il suo sussidio annuale di 1,3 milioni di euro all'istituto privato Stanislas, che aveva sospeso dopo le accuse di “abusi” contro il prestigioso complesso scolastico, come l'obbligo di frequentare il catechismo.
Tenuto conto dei chiarimenti e degli “impegni” assunti dalla direzione Stanislas e appena ascoltati, la Città di Parigi ha deciso di “rispettare i propri obblighi in materia di pagamento del pacchetto dipartimentale e comunale” per l'anno 2024, secondo una lettera inviata lunedì allo stabilimento e rivelata da Il parigino.
Omofobia e sessismo
La Città di Parigi, comune e dipartimento, aveva deciso di sospendere il sussidio allo stabilimento dopo la pubblicazione da parte di Mediapart a gennaio di un rapporto della Pubblica Istruzione che rivelava “anomalie nell'applicazione del contratto di associazione” con lo Stato, come l'obbligo di frequentare il catechismo, discorsi omofobici e pratiche sessiste. Questo finanziamento per l'anno scolastico in corso ammonta, secondo il municipio, a 1,36 milioni di euro.
Durante la sua audizione il 25 novembre davanti alla commissione educativa del Consiglio di Parigi, il direttore di Stanislas ha dichiarato di aver adottato diverse misure di adempimento: assenza di menzione delle credenze religiose nel dossier di registrazione, chiara distinzione tra gli orari di catechismo e gli altri, rispetto per i programmi di educazione sessuale, ecc., elenca la lettera di Patrick Bloche, primo vice del sindaco PS Anne Hidalgo. Il rettore dell'Accademia di Parigi, presente all'udienza, ha inoltre “impegnato a effettuare una nuova ispezione” nello stabilimento, con risultati attesi nel 2025, aggiunge l'eletto PS.
I comunisti scontenti
Impegni che gli eletti del gruppo comunista al Consiglio di Parigi ritengono insufficienti vista la “mancanza di trasparenza” dell'accademia in materia. “Abbiamo solo la testimonianza del direttore dello Stanislas, non esiste alcun elemento tangibile di conformità”, si è rammaricato Jean-Noël Aqua, vicepresidente della commissione istruzione del Consiglio di Parigi. Il suo gruppo presenterà un emendamento alla prossima riunione del Consiglio di Parigi per annullare la decisione “affrettata” dell'esecutivo municipale socialista.