In una lettera aperta, il deputato Stéphane Mazars chiede alla LFI “dignità e senso di responsabilità” dopo una settimana di tensione al Palazzo Borbonico. Gli hanno risposto i rappresentanti del partito dell'Aveyron.
L'immagine ha segnato la notizia e l'opinione. Giovedì scorso erano quasi le 23 quando, all'Assemblea Nazionale, un deputato moderno era sul punto di aggredire fisicamente un deputato del Nuovo Fronte Popolare. Alla fine verrà trattenuto. “Ho perso la calma”ha reagito il giorno successivo. Il quadro è tuttavia rivelatore: raramente nell'emiciclo si è vissuta una tale tensione, tra i numerosi emendamenti su una legge finanziaria destinata ad essere approvata con un voto di 49-3, nuovi estenuanti e aspri dibattiti sull'abrogazione della riforma delle pensioni o addirittura la minaccia di un imminente scioglimento del governo…. insomma, i nervi dei deputati sono messi a dura prova. E anche nell’Aveyron la tensione è sempre più forte, tra i due schieramenti. Dopo questa settimana tempestosa, è stato Stéphane Mazars a prendere la penna, in una lettera aperta pubblicata sulle reti sociali questo fine settimana, per chiedere “alla dignità e al senso di responsabilità”. Nel mirino del deputato macronista della prima circoscrizione, La France Insoumise.
Mercosur
“Questa settimana, gli atteggiamenti di questo gruppo sono particolarmente preoccupanti, con atteggiamenti estremisti e duri a morire”scrive, elencando diversi episodi di tensione della settimana. Innanzitutto sul famoso Mercosur, che ha suscitato nuove ire nel mondo contadino. Recentemente preso di mira e attaccato in tema di trattati di libero scambio, il deputato Mazars, appoggiato dalla presidenza, ricorda di essersi opposto, come la stragrande maggioranza dei suoi colleghi (485 contro 69), alla ratifica dell'accordo commerciale durante una votazione all'inizio di questa settimana. Un voto consultivo, ricordiamolo, perché il trattato è nelle mani dell’Unione Europea. “Ma ancora una volta, LFI si è opposta. Si trattava però di unirsi per sostenere, non il governo, ma i nostri agricoltori e, attraverso loro, il nostro modello agricolo francese”lamenta l'eletto della prima circoscrizione elettorale.
“Ignominia”, “assurdo”, RN88…
“Altrettanto preoccupanti e irresponsabili sono le proposte di legge presentate dai deputati della LFI nei giorni scorsi”continua. E per elencare giovedì la proposta di abrogare la riforma delle pensioni, “un’idea devastante per l’equilibrio sostenibile del finanziamento delle nostre pensioni quando oggi siamo 1,7 lavoratori per 1 pensionato”. Anche quella del deputato ribelle Ugo Bernalicis di abrogare il reato di favoreggiamento del terrorismo, “culmine dell’ignominia nel bel mezzo del processo per l’assassinio del professor Samuel Paty È l’ennesima provocazione!” E al deputato dell'Aveyron per avvisarci di un'altra proposta, che questa volta è passata inosservata: quella di fermare tutti i grandi progetti stradali stabilendo una moratoria di 10 anni. “Un testo assurdo che ignora la realtà dei territori”commenta Stéphane Mazars, citando il famoso progetto di potenziamento della RN88 a corsie 2×2 tra Rodez e Sévérac-d'Aveyron, un “questione essenziale per il dipartimento”.
LFI risponde
Tante lamentele che non sono rimaste senza risposta. È venuta dal partito locale, e non dal ribelle rappresentante dell'Aveyron all'Assemblea, Laurent Alexandre, che questa settimana ha denunciato a più riprese i “macronisti” sulle sue reti. Questo sabato sono stati Leïla Arfoutni e Pierre Desfontaines, dirigenti del 1° distretto, a precisare in un comunicato stampa che Stéphane Mazars “non è in grado di dare lezioni”. “Membro dal 2017, sostegno a Emmanuel Macron e a tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 7 anni e che ci hanno portato a questa situazione di crisi senza precedenti, è credibile? Dov'è la responsabilità quando sostiene un bilancio che vuole ritirarsi? 300 euro ai pensionati entro il prossimo luglio, tagliare 4mila posti di insegnamento, aumentare le tasse sull'energia, ridurre i rimborsi per le spese sanitarie ma ritirare anche 11 miliardi di euro agli enti locali?”scrivono.
E per rispondere in particolare ai tre temi sollevati da Stéphane Mazars. Mercosur? “I parlamentari della LFI sono coerenti da diversi anni nella loro opposizione e hanno votato contro in ogni occasione, sia all’Assemblea nazionale che al Parlamento europeo, il che non è il caso di Stéphane Mazars e dei parlamentari macronisti”. La moratoria sui progetti autostradali? “L'esempio della totale opacità del progetto dell'autostrada Castres-Tolosa dimostra l'urgenza di ripensare questi progetti. Per un risparmio di tempo di 20 minuti, il costo sarebbe di 500 milioni di euro e il pedaggio sarebbe il più caro di Francia (8 euro per 50 chilometri).” L'abrogazione del reato di apologia del terrorismo dal codice penale? “Il signor Mazars sta sfruttando l'assassinio di Samuel Paty. È spregevole. Sta diffondendo notizie false dall'estrema destra. La legislazione proibisce e punisce la promozione del terrorismo. Fortunatamente, nessuno vuole cambiare la situazione. Ciò è in discussione oggi è che le nuove disposizioni inserite nel 2014 vengono utilizzate impropriamente per perseguire sindacalisti, politici e sostenitori della pace, perché hanno preso posizioni ferme contro il rischio di genocidio Palestinesi”…