Il futuro di Duralex diventa sempre più chiaro, sul tavolo ci sono tre offerte di acquisizione

Il futuro di Duralex diventa sempre più chiaro, sul tavolo ci sono tre offerte di acquisizione
Il futuro di Duralex diventa sempre più chiaro, sul tavolo ci sono tre offerte di acquisizione
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Nuovo episodio per Duralex. Dopo essere stato posto in amministrazione controllata il 24 aprile dal tribunale commerciale di Orléans. La famosa vetreria Duralex ha sul tavolo tre offerte di acquisizione, per rilanciare l’attività. È in gioco il destino di 228 dipendenti.

Dal 24 aprile, e dal collocamento in amministrazione controllata, i dipendenti Duralex hanno sicuramente immaginato centinaia di scenari. Con la chiusura delle offerte di acquisizione le cose si fanno più chiare, gli amministratori della celebre vetreria, con sede a La Chapelle-Saint-Mesmin (45) hanno tre offerte sul tavolo.

L’offerta che prevede il mantenimento dell’intero organico, e che ha ottenuto il sostegno degli eletti locali, è la proposta di Società Cooperativa di Produzione (Scop). Un’offerta sostenuta dal 60% del personale e favorita dalla direzione dello stabilimento di La Chapelle-Saint-Mesmin. Questa offerta manterrebbe quindi l’occupazione dei 228 dipendenti. Per convincere le banche a finanziare il progetto, la metropoli di Orléans si è offerta di acquistare il sito della vetreria, per una somma stimata tra i cinque e gli otto milioni di euro.

Un’altra offerta considerata molto seria dai giudici, quella della SARL Tourres et Cie, di proprietà di Stéphanie e Adrien Tourres. Provenienti da una famiglia di vetrai della Normandia, i coniugi Tourres possiedono già due vetrerie. Waltersperger (Seine-Maritime), rilevata nel 2018 e specializzata in flaconi di lusso per cosmetici con una quarantina di dipendenti, e La Rochère (Haute-Saône) che conta un centinaio di posti di lavoro e lavora in particolare nel settore delle stoviglie. Questa offerta prevede il mantenimento di 179 dipendenti e la ristrutturazione. Una delle strade studiate è la creazione di sinergie tecniche e commerciali all’interno del gruppo. Per il CFDT, questa offerta deve essere “preso sul serio e studiato”.

La terza offerta, infine, arriva da Carlesimo Investissements/GCB Investissements, gruppo industriale a conduzione familiare che possiede due fonderie, Navylest International, specializzata in chiglie in piombo per imbarcazioni, e Lory International. Propone soltanto il recupero di 79 posti di lavoro.

Queste proposte saranno esaminate dal tribunale commerciale di Orléans nel corso dell’udienza del 17 luglio.

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