Dopo turni facili contro avversarie di livello dipartimentale e regionale, l'US Orléans avrà, a priori, poco margine contro La Roche Vendée (N2), venerdì 29 novembre, nell'ottavo turno della Coupe de France.
La Coupe de France torna a La Source, venerdì 29 novembre (19:00), con uno spettacolo necessariamente meno glamour rispetto agli ottavi di finale contro il Paris Saint-Germain dello scorso gennaio. È La Roche Vendée, febbrile 14esima nel suo girone delle Nazionali 2 (la stessa del Saint-Pryvé), che risponderà all'US Orléans, all'ottavo turno questa volta, con due belle carote in palio: la possibilità di affrontare una Ligue 1 al turno successivo e la certezza di intascare 25mila euro in caso di qualificazione venerdì sera.
“Tutte le luci sembrano verdi”
Per l'Orléanais si tratta della prima grande avversaria della competizione, dopo tre primi turni giocati contro rivali dipartimentali e regionali. Le dinamiche del momento, come il vantaggio gerarchico e il fatto di giocare in casa, parlano a favore della squadra di Hervé Della Maggiore. “Tutte le luci sembrano verdi per noi, ma non è un trucco conveniente. Ho avvisato i miei giocatori di questo per tutta la settimana. Se immaginiamo questo, andremo dritti contro il muro”, avverte l'allenatore dell'USO, convinto che “La Roche sia molto migliore della sua classifica”.
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Solo i professionisti a referto
La sua diffidenza è alimentata in particolare dalla presenza in panchina opposta di Frédéric Reculeau, allenatore di riferimento in Nazionale (Luçon, Les Herbiers e Avranches), che Hervé Della Maggiore conosce bene (“Eravamo nella stessa promozione alla BEPF”), e, soprattutto, che stima. “Fa giocare le sue squadre molto, molto bene. È così anche in questa stagione, da quello che ho visto, anche se i risultati fino ad ora non hanno avuto seguito”, precisa l'allenatore della Loirétain. A differenza dei turni precedenti, lo ha fatto non attingere al pool N3 per costruire il suo gruppo serale. “Una questione di tempismo”, ha detto: “Voglio che tutti i ragazzi mantengano il ritmo fino all’intervallo”.
Raffaello Coquel
France