Questa decisione arriva dopo la qualificazione a sorpresa di un candidato di estrema destra filo-russo e l’eliminazione del Primo Ministro.
Pubblicato il 28/11/2024 14:23
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Una svolta in arrivo in Romania? La Corte Costituzionale rumena ha ordinato, giovedì 28 novembre, il riconteggio dei voti del primo turno delle elezioni presidenziali di domenica, che hanno visto la qualificazione a sorpresa di un candidato di estrema destra filo-russo e l'eliminazione del Primo Ministro. Il tribunale, investito di una richiesta di annullamento del voto presentata da un altro candidato, “ha ordinato all'unanimità la verifica e il riconteggio di tutte le schede”secondo un comunicato stampa.
Questo candidato, Cristian Terhes, eurodeputato di estrema destra classificatosi al nono posto, accusa uno dei partiti di aver continuato a fare campagna elettorale online oltre il termine stabilito. Secondo lui questo potrebbe aver favorito Elena Lasconi, sindaco centrista di una cittadina, che è arrivata seconda e si è qualificata per il secondo turno, a scapito del primo ministro socialdemocratico Marcel Ciolacu.
Affronterà al secondo turno, l'8 dicembre, l'altra sorpresa delle elezioni, Calin Georgescu, un candidato di estrema destra che ammira il presidente russo Vladimir Putin e si oppone agli aiuti all'Ucraina. Questo tecnocrate anti-vax di 62 anni, impeccabilmente vestito, è riuscito a convincere con una campagna su TikTok diventata virale, incentrata sulla necessità di fermare ogni sostegno a Kiev.
La Corte Costituzionale ha respinto anche un altro ricorso, ricevuto “ultimamente”che denunciava il finanziamento opaco della campagna di Calin Georgescu-Roegen.
Manifestazioni contro la sua candidatura si tiene ogni sera da lunedì nella capitale Bucarest. Questi risultati hanno provocato un’onda d’urto nel Paese dell’Est europeo di 19 milioni di abitanti. Confinante con l'Ucraina, questo membro dell'UE e della NATO ha finora resistito alle posizioni nazionaliste, prendendo le distanze dall'Ungheria o dalla Slovacchia. Prima del secondo turno delle elezioni presidenziali, domenica gli elettori si recheranno alle urne per le elezioni legislative.