L’Eliseo risponde a Marine Le Pen che mette in guardia da un “colpo di stato amministrativo”

L’Eliseo risponde a Marine Le Pen che mette in guardia da un “colpo di stato amministrativo”
L’Eliseo risponde a Marine Le Pen che mette in guardia da un “colpo di stato amministrativo”
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BERTRAND GUAY/AFP Emmanuel Macron, qui all’Eliseo a Parigi, il 26 giugno 2024.

BERTRAND GUAY/AFP

Emmanuel Macron, qui all’Eliseo a Parigi, il 26 giugno 2024.

POLITICA – L’Eliseo ha voluto fare chiarezza questo martedì 2 luglio, su un’ondata di appuntamenti prima di una possibile coabitazione. La Presidenza della Repubblica invita Marine Le Pen a manifestare ” sangue freddo “ e di ” misurare “ dopo il suo avvertimento contro un presunto “colpo di stato amministrativo” dal campo macronista.

“Sono 66 anni che ci sono nomine e spostamenti ogni settimana, soprattutto in estate, indipendentemente dai momenti politici che le nostre istituzioni attraversano, e non è in alcun modo previsto che qualcuna di queste disposizioni possa cambiare nei prossimi mesi”ha dichiarato in un aggiornamento l’Eliseo, sei giorni prima del secondo turno delle elezioni legislative.

“(Marine Le Pen) fa grandi gesti, grandi parole per cercare di mascherare il suo panico”ha reagito anche il primo ministro Gabriel Attal mentre era in viaggio a Chartres.

“È una forma di colpo di stato amministrativo”aveva denunciato in mattinata su France Inter il deputato rieletto della RN del Pas-de-Calais, sulla base di “voci”il quale ritiene che il capo dello Stato stia cercando di farlo “contrastare il voto degli elettori, il risultato delle elezioni, nominando persone a farlo [lui]in modo da impedire, all’interno dello Stato, di poter perseguire la politica che i francesi vogliono”.

“Corre voce che il Presidente della Repubblica prenderebbe in considerazione domani (mercoledì), cioè quattro giorni prima del ballottaggio, di nominare il direttore generale della polizia nazionale, mentre resterà in carica fino alla fine delle Olimpiadi , e il direttore della gendarmeria nazionale », ha sviluppato Marine Le Pen. Per il presidente dei deputati del partito di estrema destra, “l’obiettivo” sarebbero appuntamenti così affrettati “per impedire a Giordano Bardella di governare il Paese come vuole”se domenica la RN dovesse ottenere la maggioranza nel secondo turno delle elezioni legislative.

Secondo Il mondo, una raffica di nomine è iniziata la settimana scorsa durante il consiglio dei ministri, con ad esempio quelle del governatore militare di Parigi o del nuovo capo di stato maggiore dell’aeronautica. Secondo il quotidiano, inoltre, diversi casi personali sono già stati risolti, come quello di Jean-Philippe Agresti, marito di Sabrina Agresti-Roubache, segretario di Stato per la Cittadinanza e la Città, nominato rettore del Centro accademico della regione -Valle della Loira .

Mercoledì 3 luglio è prevista anche una nuova tornata di nomine al Consiglio dei ministri, che potrebbe includere prefetti e alcuni ambasciatori, secondo diverse fonti coerenti. Ma la sua portata resta da definire.

Articolo 13 della Costituzione

Un vasto movimento di nomine, che riguarda prefetti ma anche capi della polizia nazionale e della gendarmeria, è in preparazione da diverse settimane. Tali spostamenti sono consueti in estate, come anche per altri incarichi come quello di ambasciatore. Implica anche la sostituzione di alcuni pensionamenti programmati.

Secondo fonti vicine alla vicenda, prima dello scioglimento dell’Assemblea, ci si interrogava ai vertici dello Stato sull’opportunità di effettuare queste nomine prima o dopo i Giochi Olimpici. Dopo la convocazione delle elezioni legislative anticipate si è posta la questione di agire prima del primo turno o tra i due turni.

Secondo qualcuno vicino a Emmanuel Macron, “non c’è nessun movimento importante” in programma questo mercoledì, solo nomination “ordinario”.

Un consigliere dell’esecutivo, dal canto suo, parla di una salva di nomine, senza specificarne la portata né i dettagli. “È prevenzione, è logico. Siamo preparati a tutte le eventualità nel caso in cui ci fosse la possibilità che la Rn raggiunga la maggioranza assoluta”ammette. “Noi tuteliamo al minimo le istituzioni”aggiunge questo consigliere.

Secondo l’articolo 13 della Costituzione, il Presidente della Repubblica “attribuisce cariche civili e militari nello Stato”. Per tutta una serie di incarichi di alti funzionari statali, si tratta di nomine che sono oggetto di un decreto presidenziale adottato dal Consiglio dei ministri, ma con controfirma del capo del governo o dei ministri.

In teoria, però, un governo RN avrebbe la possibilità di cancellare questi movimenti. C’è infatti un ritardo di due-tre settimane tra il decreto di nomina e quello di insediamento, ricorda Il mondo.

Inoltre, Marine Le Pen ha già protestato contro la volontà, espressa dal presidente, di nominare Thierry Breton per un nuovo mandato all’interno della Commissione europea, ritenendo che tale prerogativa ritornerà al governo uscito dalle urne.

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