Scoperta una frode sociale diffusa in un’azienda interinale del Var

Scoperta una frode sociale diffusa in un’azienda interinale del Var
Scoperta una frode sociale diffusa in un’azienda interinale del Var
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Nizza, Marsiglia, Tolone, Draguignan… Queste frodi sarebbero avvenute in molte città della regione, secondo i tribunali. Il metodo è ormai consolidato: i dipendenti di nazionalità straniera ricevono le spese di viaggio pur essendo alloggiati e trasportati in azienda.

La vicenda è stata rivelata il 1° luglio dal quotidiano Nice-Matin. I gendarmi della brigata La Farlède e la Cellula per la lotta contro il lavoro nero e le frodi (Celtif), in co-deferimento con l’URSSAF, hanno scoperto un significativo sistema di frode sociale diffusa nel gruppo di lavoro interinale Interim Forum

La sua sede principale si trova a Saint-Raphaël nel Var.

Il reddito netto negoziato con il dipendente è stato in parte qualificato come compensazione sulla busta paga, il che ha permesso di ridurre di conseguenza la base contributiva dovuta agli enti di previdenza sociale.

Una truffa svelata dopo due anni di indagini.

Queste pratiche già note hanno raggiunto un ammontare di contributi evasi pari a 65 milioni di euro, senza contare i solleciti per indebite riduzioni di oneri o aumenti per frode. La frode sembrava essere la più significativa a Dracénois.

precisa la procura di Draguignan.

Dagli accertamenti effettuati è emerso che i lavoratori edili, tutti di nazionalità straniera, percepivano indennità di viaggio pur essendo alloggiati e trasportati dalla società di lavoro interinale.

Per due anni, i servizi investigativi hanno effettuato 120 udienze e hanno utilizzato tecniche speciali per identificare i responsabili e localizzare i beni del manager, nascosti in diverse società, in Francia, Lussemburgo e Spagna.

Immobili, autoveicoli, mobili vari e oggetti di lusso sono stati sequestrati dall’autorità giudiziaria per un valore di due milioni di euro. Gli ultimi fatti si sono verificati il ​​25 giugno.

In totale vengono perseguite quattro persone e quindici aziende. Il manager, principale imputato, è stato posto sotto controllo giudiziario oltre che sotto il controllo di un direttore finanziario.

Immobili, autoveicoli, mobili vari e oggetti di lusso sono stati sequestrati dall’autorità giudiziaria per un valore di due milioni di euro.

L’azienda non ha voluto reagire. France 3 Côte d’Azur ha parlato con un dirigente del forum ad interim il quale afferma che presto verrà redatto un comunicato stampa.

Il caso sarà giudicato il 17 dicembre dal tribunale penale di Draguignan.

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