tra due ponti, questa Bordeaux moderna che cresce

tra due ponti, questa Bordeaux moderna che cresce
tra due ponti, questa Bordeaux moderna che cresce
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> Questo articolo è tratto dal numero speciale di 64 pagine “Un nuovo ponte sulla Garonna”, disponibile in edicola e nel negozio “Sud Ouest”. 3,90 €.

Era una lunga superstrada, dritta come la pista di un aeroporto, come un’autostrada che scaricava il suo flusso di auto fino al centro della città. Adesso è il momento degli alberi, dei larghi marciapiedi per passeggiare e di una lunga pista ciclabile lungo le rive: un “boulevard urbano”. Non si tratta solo di un nuovo ponte sulla Garonna che verrà inaugurato quest’estate, ma anche della nuova Bordeaux che verrà ampliata, ricostruita sulle sue stesse rovine. Di ponte in ponte, è ancora il ricordo degli anni ’60-’70 e dell’era tutta automobilistica che stiamo seppellendo: l’uscita, il vecchio stile da corsa del boulevard des Frères-Moga, le sue sponde tra due acque e l’atmosfera ombrosa di Paludate, ex regno delle discoteche e dei macelli, un’epoca notturna di cui resta ben poco se non il balletto mattutino dei camion in giro per il MIN (mercato di interesse nazionale, ndr).


Un’immagine sintetica che mostra l’aspetto futuro delle sponde, dal ponte Simone-Veil.

Bouygues Immobiliare

Dimenticati dei vecchi hangar, un po’ più lontano, lungo la facciata del XVIII secolo, possiamo vedere chiaramente cosa sta succedendo qui adesso, tra pacificazione del traffico e vegetazione: non vedevamo un cantiere simile sulle rive di Bordeaux dai tempi rivoluzione delle banchine, lanciata all’inizio degli anni 2000. È quindi un intero ingresso alla città che riscopriamo tra il nuovo ponte Simone-Veil e il ponte Saint-Jean. In questo mese di giugno, il luogo mostra il volto promesso da Euratlantique all’inizio degli anni 2010, con questo tranquillo viale lungo il fiume che completa la trasformazione del quartiere e della sua trinità Méca, Boca, Cassa di Risparmio.


Lo scorso aprile, in occasione di una festosa visita al nuovo quartiere “Paludate-Corto Maltese”.

Thierry DAVID/SO

“Collegare le banche e il centro città”, “abbandonare le corsie 2×2 come le conosciamo” per farne un “viale del centro città”: mantiene le promesse il progetto da 27 milioni di euro, la prima fase, realizzata tra la Saint -Ponte Jean e rue de la Seiglière (all’altezza dell’ex centro di riciclaggio), fino al tratto fino al ponte del Veil, dove si trova l’imponente progetto della rotonda Bouygues (770 unità abitative, un edificio per uffici e una ventina di negozi, per un’operazione costata 100 milioni euro) sorge al posto della vecchia concessionaria BMW. E, in attesa che le operazioni proseguano (un po’ più in alto, dalla parte di Bègles), l’UCPA avrebbe dovuto aprire qui la sua piscina nel 2027.

18 ettari di vegetazione

È un eufemismo dire che l’Euratlantique si offre qui, su 1,5 km, una bella vetrina. Perché questo prolungamento delle banchine di Bordeaux, sorta di controparte in riva sinistra del Parc aux Angéliques e del quartiere Belvédère sorto sulla riva destra, è destinato a un massiccio rinnovamento – lungi dalla “concrezione” di cui si occupa l’operazione di interesse nazionale (ISO) viene solitamente addebitato. Sono previste 3.000 piantagioni, di cui 800 alberi. Pertanto, il settore aumenterà, entro la fine dell’anno, da 3 a 18 ettari di spazi verdi.


La vecchia superstrada che passava sotto il ponte Saint-Jean è diventata una pista ciclabile.

Thierry David/SO


Il viale urbano sta prendendo forma ai piedi della Meca.

Fabien Cottereau/ “Sud-Ovest”

Aspettiamo solo gli ultimi ritocchi alle rive, una striscia di 10 metri tra la strada e la Garonna, chiamata “passeggiata della Ribeira”, collegata alla rete ciclabile espressa (ReVE) della Metropolis. “Sarà come sul Quai des Sports: in definitiva, un percorso per biciclette e pedoni senza alcuna interruzione e senza spazio stradale tra la strada e l’acqua”, l’immagine Didier Jeanjean, il vicesindaco responsabile della Natura in città, che accoglie “un incredibile sforzo di rivegetazione”, felice di vedere ciò che “prende forma” da mesi.

Sotto il ponte Saint-Jean, un parco

Da quasi un anno, vediamo l’accesso al ponte Saint-Jean cambiare più volte aspetto: la “testa di ponte” non è più questa strana piovra vista dal cielo, ma un grande incrocio – dovremo farlo! – che ridistribuirà i flussi di traffico verso la riva destra, Paludate o il Quai Sainte-Croix. Il resto dovrà diventare Descas Park, composto da una “fattoria urbana” e da un parco “di oltre 2 ettari”, direttamente collegato alle banchine. Questo progetto è iniziato nel luglio 2023 e proseguirà tutto l’anno. Questo parco risponderà a “rue Bordelaise”, alias Canopia, questa via verde e commerciale che porta alla stazione. Nel processo, il quartiere è stato rinominato. Adesso diciamo “Paludate-Corto-Maltese”.


Il futuro Parco Descas, al posto delle strade di servizio del Ponte Saint-Jean.

Euroatlantico

La piscina dell’UCPA

Inaugurazione prevista per il 2027. Dovrebbe completare l’ammodernamento della banchina Paludate: tra i ponti Simone-Veil e Saint-Jean, dopo la Méca, la Boca e il lungofiume, quella che era un’austera arteria di locali notturni diventa un quartiere nuovo e vivace. E per finire, una nuova piscina! Annunciata da tempo in questo settore dell’Euratlantique, lungo le banchine, al posto del vecchio centro di riciclaggio, l’UCPA sta preparando la creazione di una piscina di 25 metri, spazi di divertimento e benessere (con fitness, sauna, hammam, bagni freddi, ecc.) e un ristorante di 3.500 m². L’UCPA, già al lavoro sull’Aqua Stadium di Mérignac e sulla sua “cattedrale dello sport” a Brazzà, offrirebbe così a Bordeaux la sua quinta piscina. Dovremmo scoprire come sarà nei prossimi mesi.

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