(BFM Bourse) – L'indice parigino ha subito un'altra seduta di ribasso, indebolito dal rischio politico in Francia e dagli ultimi annunci di Donald Trump relativi ad un aumento dei dazi doganali. Mercoledì sera il CAC 40 ha perso lo 0,72%, avvicinandosi un po' alla soglia dei 7.100 punti.
Ancora una seduta di ribasso per la Borsa di Parigi, minata dal rischio politico in Francia, dopo essere stata indebolita il giorno prima dall'offensiva di Donald Trump sulla sua politica commerciale.
Gli asset francesi non sono apprezzati dagli investitori, questi ultimi temono la censura del governo sul voto sul Bilancio 2025.
Il settore bancario è stato in prima linea in questi timori: Axa ha guadagnato il 4,3%, Société Générale ha perso il 3,5%, Crédit Agricole l'1,3% e BNP Paribas l'1,2%.
Infine, il CAC 40 ha perso lo 0,72% chiudendo mercoledì sera a 7.143,03 punti, dopo aver perso oltre l'1,4% all'ora di pranzo.
Pioggia di statistiche prima del Ringraziamento
L'indice parigino è riuscito a limitare il suo calo, dopo aver digerito un copioso menù statistico negli Stati Uniti. Diversi importanti indicatori macroeconomici erano in programma per questo mercoledì, prima della tradizionale chiusura di Wall Street per il Ringraziamento giovedì e di una sessione ridotta venerdì.
La consegna della giornata è stata piuttosto in linea con le aspettative, sufficiente a portare “sollievo” agli investitori, nota Bret Kenwell, analista dei mercati americani per eToro, con il PIL americano per il terzo trimestre e un indice di inflazione PCE che non riserva grandi sorprese '.
L'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve statunitense ha accelerato leggermente al 2,3% su base annua in ottobre e al 2,8% per la componente non alimentare ed energetica, in linea con le aspettative del mercato.
Per quanto riguarda le tradizionali iscrizioni settimanali, la cui pubblicazione è stata anticipata di un giorno a causa del Ringraziamento, sono scese a 213.000 domande, quando la crescita del Pil nel terzo trimestre si è confermata al 2,8%.
Gli operatori assegnano una probabilità vicina al 70% ad un taglio dei tassi della Fed di 0,25 punti percentuali il prossimo mese.
Sul fronte del valore, Teleperformance ha contenuto il calo al 2,1%, con il mercato che stenta ad accogliere l'acquisizione della società americana ZP Better Together, specializzata in soluzioni linguistiche e piattaforme tecnologiche destinate alle persone non udenti e ipoudenti.
Aramis cresce del 3,9%, lo specialista nella vendita di veicoli usati e revisionati ha annunciato di essere tornato in utile nel 2023-2024 e ha presentato un piano strategico per il 2027.
Sul mercato dei cambi l'euro ha guadagnato lo 0,3% contro il biglietto verde a 1,0552 dollari. Sul fronte petrolifero, il contratto di gennaio sul Brent del Mare del Nord ha ceduto lo 0,3% a 72,13 dollari al barile mentre quello con la stessa scadenza sul WTI quotato a New York è sceso dello 0,2% a 68,63 dollari al barile.
Sabrina Sadgui – ©2024 BFM Borsa