CALCIO (Euro 2024): La Francia, in forza, elimina il Belgio

-

È bastato un autogol del belga Vertonghen, a cinque minuti dalla fine, su tiro di Kolo Muani, per accedere ai quarti di finale.

La nostra analisi e le foto più belle dell’incontro.

Il 26 marzo di quest’anno, era iniziata la primavera, il tempo non era già bello, ma questa data ha un’altra indicazione che oggi assume più di un significato: è l’ultimo gol subito in un’azione di gioco, in una partita, anche se era amichevole.
Era contro il Cile, Dario Osorio riceverà sicuramente presto una medaglia, un diploma, un pallone d’argento (non esageriamo), è l’ultimo avversario ad aver segnato un gol contro la Francia!
Perché da quella lontana partita giocata al Vélodrome, niente, nada, nemmeno un gol, sì, scusate, c’è il gol di Lewandowski, dal dischetto, ritirato due volte, in una partita che contava poco. Da allora, i francesi la difesa ha prosciugato attaccanti, iniziative e intenzioni. Quante volte bisognerà ripeterlo, noi iniziamo sempre ad allenarci curando la nostra difesa, se una squadra ha una buona difesa può arrivare lontano, se questa difesa è intrattabile non sarà lontana dal titolo. Abbastanza per portare il “seum”…

La partita non è stata una di quelle che racconteremo ai nipoti, bisogna ammetterlo, è stata soporifera. Belgi e francesi soprattutto hanno giocato per non perdere, per non subire questo gol che, viste le statistiche, sarebbe stato fatale. Dédé ripropone un interessante (sulla carta) 4x3x3 con capitan Mbappé affermato nella sua posizione preferita, ala sinistra e il Mâconnais Griezmann all’opposto, lasciando il baby Thuram in prima linea.
Il centro è quello atteso, Rabiot, Kanté e Tchouaméni. Dietro, la miglior difesa (non viene da noi, arriva dal 26 marzo 2024) del mondo.
Di fronte, Tedesco, anche l’allenatore italiano dei “diavoli rossi” ha puntato su una difesa di ferro, lasciando davanti alla forza fisica di Lukaku l’inventiva di De Bruyne. Le due “stelle” si sono fatte vedere solo sporadicamente, peggio ancora, Tedesco ha aspettato fino all’88’ per far entrare de Ketelaere, sicuramente il miglior belga oggi. Non c’è dubbio che a Bruxelles si discuterà a lungo di questa scelta.
Il primo periodo ha dato la misura della partita, i belgi hanno lasciato la palla ai francesi, ritmo lento, nessuna iniziativa, nessun rischio. Il colpo di testa di Thuram, su bel cross di Koudé (ancora bravissimo), fa tremare tutti i valloni e i fiamminghi (34°).
Dal lato belga si aspettava De Bruyne, si è visto Doku, l’esterno sinistro belga che ha provato spesso a mettere in difficoltà la difesa francese, sarà lui a provocare i gialli a Griezmann nel primo tempo, e quello di Rabiot secondo. Un giocatore avrà sempre la meglio sul focoso “cittadino”, Koundé. Il barcellonese da una parte e cosa dire di Théo Hernandez? Davvero bellissimo il suo salvataggio, sui piedi di Castagne partito in contropiede (64esimo).
La partita stava per cambiare, stava arrivando il momento dei soldi. Sono stati i belgi ad avere le palle, prima Lukaku, entrando in area, il suo tiro è stato intercettato da Maignan (70esimo), poi dal capitano De Bruyne, piazzato ancora meglio del suo amico attaccante, Maignan deviato, ancora una volta (82esimo).
Erano le ultime cartucce belghe, la Francia stava per colpire, una sola volta: in area, Kolo Muani, entrato al posto di Thuram (si sentono già le battute…), tira e la palla viene deviata, fatalmente, da Vertonghen che inganna il proprio tutore. Per affrontare il Portogallo (o la Slovenia) basterà un 1 a 0. Ogni squadra che vince ha una grande difesa, una stella e un grande realizzatore. Quello che manca è quest’ultimo parametro che, siamo convinti, presto si sveglierà, o lascerà cadere la maschera che dir si voglia.
Una curiosità, Didier Deschamps si aspettava sicuramente i supplementari, ha fatto un solo cambio durante i 90 minuti, inserendo solo quello che avrebbe causato il gol.

Vincenzo BRUCCI
(Foto Agenzia REUTERS)
A Dusseldorf la Francia batte il Belgio 1 a 0 (0-0)

Arbitro Glenn Nyberg
Gol per la Francia, Vertonghen (csc) 85esimo
Francia: Maignan, Koundé, Hernandez, Upamecano, Saliba, Tchouaméni, Kanté, Rabiot, Thuram (Kolo Muani), Griezmann e Mbappé©
Belgio: Casteels, Castagne (Lukébakio), Theate, Faes, Vertonghen, Onana, Carrasco (de Ketelaere), De Bruyne©, Doku, Openda e Lukaku

3ad0a14698.jpg87d8dfa81c.jpge22947e0b5.jpg85713b66d7.jpg761608ef9a.jpg0c3be2c3fb.jpg0505b701d2.jpgb2e331f008.jpg7c18d10d87.jpg06849e4834.jpg3b7697da1b.jpg7bc7697e97.jpg6b96bafc5b.jpg2a9de8288a.jpg485f29409b.jpg9a73563fc9.jpgf38deebb77.jpg7f7a571a2e.jpgd26eb53778.jpgffdec8a202.jpg8c9787228a.jpg234a6e49f8.jpg3531498524.jpg4f59d58b7e.jpgabc5ae8e68.jpg3513d2735f.jpg5f11b0cc95.jpg2ed07cacfa.jpg7c17bf5313.jpg73cabfb9c1.jpg23c8b85cd9.jpg738ef56ec5.jpg93e05e3e89.jpg837c4fe8cc.jpg97dbf95df6.jpgb4c751bd10.jpg432d3089af.jpg

-

PREV Una cena a base di fonduta si trasforma in una tragedia in un campeggio del Saguenay
NEXT APIX vuole creare le condizioni per le “cooperative agricole della diaspora”