Già 6 ettari di canna bruciati, la fabbrica lancia un appello alla “solidarietà”

Già 6 ettari di canna bruciati, la fabbrica lancia un appello alla “solidarietà”
Già 6 ettari di canna bruciati, la fabbrica lancia un appello alla “solidarietà”
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Questa domenica, nei campi gestiti da Expédit Victoire, il coltivatore aveva in mente un’altra campagna. Quest’ultimo ha ricevuto il sostegno di molti altri agricoltori per tagliare l’equivalente di 200 tonnellate di canna da zucchero il più rapidamente possibile. La conseguenza di un incendio che ha devastato, nel cuore della notte di venerdì, quasi la metà della sua azienda agricola, situata ai margini della RN2, all’uscita di Petit Saint-Pierre.

Un incendio intenzionale, sono convinti gli agricoltori: “Una sigaretta? Ci vuole tutto il giorno quando c’è il sole, questo è per scoraggiarla o comunque non siamo noi a metterla, forse è gelosia, se non è solida o immersione”commenta amaramente il presidente della CMU di Beaufonds, William Orange (UPNA).

Un soggetto che conosce troppo bene per essere stato vittima, a più riprese, degli incendi avvenuti nella sua fattoria negli ultimi anni. La prima della stagione in Oriente si è svolta questo fine settimana a Saint-Benoît. Nella parte alta del paese furono bruciati anche 4 ettari, pari a circa 600 tonnellate.

All’Expédit Victoire erano ancora lontani dall’aver raggiunto la maturità. Le canne dovevano essere tagliate a settembre. “Dovevano crescere altri 10 cm”, illustra la fioriera. Anche la ricchezza sembra bassa durante questo periodo.

PERDITE NONOSTANTE TUTTO

Il presidente della CMU è intervenuto presso Tereos affinché le canne bruciate vengano utilizzate in via prioritaria, questo giovedì, per effettuare dei test nello stabilimento di Bois-Rouge, presupposto essenziale per l’inizio del taglio (la nostra edizione del 29 giugno).

Problema : “Le canne devono essere consegnate a Bois-Rouge e non a Beaufonds come al solito, questo è un costo aggiuntivo notevole, chiedo alla fabbrica un risarcimento per la strada aggiuntiva”, interviene William Orange. Sta aspettando la risposta dell’industriale. Se l’acquisto delle canne e l’assicurazione copriranno parte delle perdite, ciò non sarà al 100%. Per il coltivatore sarà inoltre necessario riapplicare rapidamente diserbante e fertilizzante per ravvivare il raccolto ed evitare l’invasione delle erbe infestanti.

Nel frattempo, è in pieno svolgimento la solidarietà tra i coltivatori per tagliare e consegnare le canne, alcune arrivate da Sainte-Rose: “È la solidarietà, oggi tocca a me, domani potrebbe toccare a qualcun altro”grazie al contadino benedettino già colpito, qualche anno fa, da un altro incendio che ne aveva devastato alcune decine di tonnellate. “Non è l’ultima, è solo l’inizio”si lamenta.

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