Maria Hospital: un corpo tenuto per diverse ore in cucina

Maria Hospital: un corpo tenuto per diverse ore in cucina
Maria Hospital: un corpo tenuto per diverse ore in cucina
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Un corpo che si trovava all’obitorio dell’ospedale Maria ha dovuto essere collocato per diverse ore nei locali refrigerati della cucina dell’istituto per garantirne la conservazione, a causa di un’interruzione di corrente.

Nella notte tra il 22 e il 23 giugno, un’interruzione di corrente ha interessato alcuni settori dell’ospedale Baie-des-Chaleurs, compreso l’obitorio. Tuttavia, un corpo è stato trattenuto lì, come talvolta accade su richiesta del medico legale o della polizia.

Per evitare che i resti si deteriorassero, un manager ha chiesto a un addetto all’assistenza di metterli in una cella frigorifera nella cucina dell’ospedale, una struttura dedicata al cibo.

In una dichiarazione scritta, il Centro Integrato di Servizi Sanitari e Sociali (CISSS) di Gaspésie riconosce i fatti.

È importante ricordare che si tratta di una situazione eccezionale in cui è stato necessario adottare una soluzione rapida per preservare l’integrità del corpo come richiesto clinicamente.

Una citazione da Estratto della dichiarazione scritta inviata a Radio-Canada dal CISSS de la Gaspésie

La Rete sanitaria regionale aggiunge che la cucina non era utilizzata al momento dei fatti, avvenuti nel cuore della notte. L’organizzazione precisa inoltre che l’organismo, doppiamente protettonon era in contatto con il cibo che si trovava nella cella frigorifera e che anche questo cibo era protetto.

IL CISS Gaspésie aggiunge che i resti sono stati portati all’obitorio non appena si sono verificate le condizioni che lo hanno consentito.

Mi piacerebbe credere che le persone abbiano analizzato tutte le possibilità prima di andarci. Ciò ha creato una forma di disagio tra il personale che opera in cucina.

Una citazione da Pierre-Luc Boulay, presidente dell’Unione del personale di supporto del CISSS de la Gaspésie

Sappiamo che il corpo è stato sostituito prima che queste persone tornassero la mattina, ma resta il fatto che attualmente al centro ospedaliero Maria si parla molto di questo.aggiunge il signor Boulay.

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Pierre-Luc Boulay, presidente dell’Unione del personale di supporto del CISSS de la Gaspésie

Foto: per gentile concessione del Sindacato del Personale di Supporto del CISSS de la Gaspésie

Se il sindacalista non vuole dare la colpa al dirigente che ha preso questa decisione, tiene a sottolineare che è importante che il lavoratore che ha svolto l’incarico richiesto da un superiore non sia soggetto ad alcuna forma di ritorsione.

Il CISSS dice di voler trovare una soluzione

Per iscritto, il CISS de la Gaspésie conferma che è già al lavoro per trovare una soluzione. La rete sanitaria regionale desidera dotare la cella frigorifera dell’obitorio, che ne è sprovvisto, di un’alimentazione di riserva elettrica utilizzando il generatore dell’ospedale.

Pierre-Luc Boulay è ottimista riguardo al futuro. La CISSS potrà ancora assumersi le proprie responsabilità in questa vicenda”,”text”:”Penso che la CISSS potrà ancora assumersi le proprie responsabilità in questa vicenda”}}”>Penso che la CISS potrà assumersi la responsabilità in questa materia, ritiene, precisando che il dossier non porta buona stampa all’organizzazione. Aggiunge che è particolarmente importante trovare una soluzione per evitare che altre famiglie che hanno perso una persona cara debbano vivere questo tipo di eventi.

L’Unione degli infermieri, degli infermieri pratici e dei terapisti respiratori del Quebec orientale (SIIIEQ), che rappresenta gli altri dipendenti in servizio quella notte, ritiene da parte sua che debba essere proposto un piano d’azione.

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Il presidente dell’Unione degli infermieri, degli infermieri pratici e dei terapisti respiratori del Quebec orientale, Pier-Luc Bujold (Foto d’archivio)

Foto: Radio-Canada / Martin Toulgoat

Tutti attestano che questa situazione si è verificata oggi. Spero che ci sarà un piano, una direttiva chiara se mai una situazione come questa dovesse ripetersi.afferma il suo presidente, Pier-Luc Bujold.

IL SIIIEQ sostiene a omertà

Se Radio-Canada non è stata in grado di confermare queste informazioni, il SIIIEQ sostiene che il CISS de la Gaspésie avrebbe chiesto formalmente ai lavoratori presenti nella notte tra il 22 e il 23 giugno di non diffondere alcuna informazione relativa ai fatti accaduti.

Il presidente dell’organizzazione sindacale, Pier-Luc Bujold, menziona addirittura a omertà.

In seguito ad eventi imprevisti possono sempre verificarsi situazioni particolari, non conformi alle abitudini. Il fatto di voler mettere la tavola sul piatto è sempre una cosa che dà fastidio al sindacato.

Una citazione da Pier-Luc Bujold, presidente dell’Unione degli infermieri, degli infermieri pratici e dei terapisti della respirazione del Quebec orientale (SIIIEQ)

Penso che più parliamo di una situazione, più possiamo riuscire a trovare soluzioni e ad andare avanti, collettivamente.sostiene Pier-Luc Bujold. Tutto finisce sempre per essere conosciutoconclude.

Al momento della pubblicazione di queste righe, il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione non aveva risposto alla nostra richiesta di informazioni relative a questo fascicolo.

Con la collaborazione di Isabelle Larose

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